Il servizio ai disabili resta sospeso | Appello dei familiari al Prefetto - Live Sicilia

Il servizio ai disabili resta sospeso | Appello dei familiari al Prefetto

Il sindaco Nucifora: “Provvederemo con mezzi e personale dell'ente”.

Fiumefreddo di Sicilia
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FIUMEFREDDO DI SICILIA. Avevano preannunciato che la loro battaglia non si sarebbe conclusa lì. Così è stato. I familiari dei pazienti affetti da disabilità di Fiumefreddo di Sicilia, a cui il comune ha sospeso da oltre tre mesi il servizio di trasporto e assistenza nei centri di Riabilitazione convenzionati con la Regione Siciliana, hanno inviato nei giorni scorsi una lettera al Prefetto di Catania per sollecitare un intervento e porre fine al grave disagio. “L’Amministrazione comunale – si legge nella lettera – nonostante le continue proteste dei genitori, a tutt’oggi non ha provveduto alla riattivazione del servizio, permettendo il trasporto di sole 3 unità anziché 16 e creando ancor più discriminazione. E’ innegabile – si legge ancora – che il mancato servizio terapeutico aggravi ancor di più le condizioni di disagio dei soggetti disabili, creando uno stato di tensione all’interno dei nuclei familiari”. I genitori temono anche che le prolungate assenze possano comportare infine l’esclusione dei propri figli dall’istituto. Rivolgono quindi al Prefetto un accorato invito. “Facciamo appello alla Sua sensibilità onde scongiurare altresì eventuali atti di protesta plateali per l’enorme esasperazione”.

I GENITORI. Si dice molto amareggiata Patrizia Lo Giudice, madre di una ragazza disabile, da mesi alle prese con il grave disagio. “Sono una mamma in difficoltà – spiega a LiveSiciliaCatania – Sono separata, lavoro e non posso accompagnare mia figlia in istituto. Non so cosa fare. Rischio di perdere il lavoro o che mia figlia perda il posto in istituto. Sono anche molto arrabbiata perché nei giorni scorsi sono andata al comune perché volevo incontrare il sindaco per chiedergli aiuto ma pur essendo lì non mi ha ricevuto. Ha mandato un assessore. Credo di avere il diritto di incontrare il sindaco – prosegue – Ero talmente esasperata che ho chiesto l’intervento dei carabinieri. Noi genitori vogliamo che l’amministrazione comunale ponga fine a questo disagio”.
I familiari si dicono pronti anche ad accettare soluzioni temporanee, come quella proposta dall’amministrazione comunale. “Ci hanno proposto un servizio svolto con dipendenti e mezzi del comune – spiega Salvo Gulisano – disponibile però solo quattro giorni a settimana. Alla fine abbiamo accettato e saremo noi ad accompagnare i nostri figli per i restanti due giorni. Oggi abbiamo una riunione ai servizi sociali per discutere proprio del servizio. Naturalmente si tratta di una soluzione tampone che non credo possa durare a lungo. Finora li abbiamo accompagnati noi. Il comune – conclude – ci ha promesso i rimborsi della benzina, speriamo di averli”.

L’OPPOSIZIONE. Si dicono pronti a proseguire la battaglia al fianco dei familiari i consiglieri comunali di opposizione. “Da quando abbiamo presentato l’interrogazione in consiglio comunale – spiega Giovanni Spinella – non è cambiato nulla. L’amministrazione aveva detto che il servizio sarebbe stato ripristinato, usando un pulmino comunale. Così non è stato. Intanto la legge parla chiaro. Non si può interrompere un servizio come questo, è obbligatorio. Abbiamo contattato, tra l’altro, l’istituto che assiste i 13 ragazzi. Ci avevano detto che erano disposti a svolgere il servizio gratuitamente fino a dicembre e chiedevano poi un contratto per tre anni. Ma – conclude il consigliere comunale – l’amministrazione comunale ha rifiutato, dicendo che non hanno i soldi”.

IL SINDACO. Pur ritenendo legittime le rivendicazioni dei familiari dei pazienti affetti da disabilità, il sindaco di Fiumefreddo di Sicilia Sebastiano Nucifora dice di essersi attivato al meglio per risolvere la questione. “Purtroppo abbiamo debiti fuori bilancio con la ditta che precedentemente svolgeva il servizio per 80mila euro – spiega il primo cittadino – e siamo esposti, sempre con loro, per ulteriori 80mila euro. Affidamenti non ne possiamo fare perché non c’è copertura economica.
Mi spiace invece constatare – prosegue Nucifora – come il consigliere Spinella stia sobillando i familiari di questi ragazzi, che hanno problemi sacrosanti e legittimi. Abbiamo proposto di utilizzare un nostro mezzo con nostro personale. Purtroppo però i tempi si sono allungati perché abbiamo trovato tutti i pulmini guasti, compresi quelli per il trasporto degli alunni. Abbiamo dovuto farlo riparare, provvedendo prima al pagamento delle fatture pregresse, abbiamo fatto il collaudo, abbiamo parlato con il personale per organizzare il trasporto, che è effettuato sia di mattina che di pomeriggio. Non è stato facile”.
E in merito alle lamentele dei genitori che non sono stati ricevuti, il sindaco si difende così. “Non è che io non abbia voluto ricevere i familiari – prosegue Sebastiano Nucifora – Con loro aveva già parlato l’assessore, io non potevo aggiungere nulla di più. Dobbiamo pensare alle cose concrete. Oggi è in programma la riunione organizzativa. Il servizio quindi partirà la prossima settimana. La lotta dei genitori è sacrosanta – conclude il sindaco – ma purtroppo per ora possiamo garantire solo questa soluzione tampone”.


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