CATANIA. Di seguito la missiva inviata dal sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, al Presidente della Regione e all’Assessore regionale all’Energia:
Caro Presidente,
porti fuori dalla Sicilia i rifiuti dei Comuni che sono sotto il 65% della raccolta differenziata e lasci stare quelli che – come Biancavilla – hanno fatto grandi sacrifici ottenendo buoni risultati. E’ un invito preventivo che le rivolgo visto che si profila sempre più l’ipotesi di mandare all’estero i nostri rifiuti. Faccia la ‘differenziata’ anche nel trattamento da riservare ai cittadini che hanno obbedito con scrupolo alle raccomandazioni di raggiungere percentuali importanti nella raccolta dei rifiuti.
Il mio Comune, proprio nel mese di agosto, ha toccato la cifra record dell’82%. E’ un dato che ci pone non solo tra i primi posti della ‘classifica’ siciliana con i comuni oltre 20 mila abitanti ma anche tra quelli di tutto il territorio italiano. Grazie a questo lavoro straordinario, siamo riusciti a tenere sotto controllo le bollette, sebbene i costi di gestione lievitassero vistosamente per i disagi provocati dalla scelta forzata di andare a conferire i rifiuti in nuove discariche. Siamo stati tra i primi ad adottare la formula della raccolta dell’indifferenziato ogni 15 giorni.
Ora che la misura sembra letteralmente colma, con la discarica di Lentini ‘tutta esaurita’, il sistema che la Regione Siciliana vuole adottare penalizza tutti i comuni senza alcuna distinzione.
Ecco perché Le chiedo, Sig. Presidente, di portare all’estero soltanto i rifiuti dei comuni ‘sporchi’ e di salvare, invece, quanti hanno osservato le regole. Più di ogni altra cosa, gentili Presidente e Assessore, mi interessa farvi una domanda: davanti a tutto ciò la Regione cosa fa? Leggo di soluzioni tampone per un tempo limitato di 60 giorni: due mesi e poi il giro di giostra ricomincia. Volete dire, per piacere, qualcosa di concreto sulla vicenda rifiuti mentre l’ennesimo ‘incendio’ dell’emergenza divampa nell’Isola? I Comuni siciliani attendono da voi anche indicazioni sul lungo periodo: nei 3 anni o più che servono per realizzare i termoutilizzatori la Regione come pensa di affrontare la situazione? Pensate di ‘tamponare’ oppure ci sono alternative possibili?
Come sindaco di un piccolo comune virtuoso attendo da voi una risposta.