ROMA – La ricorrenza dei 250 anni dalla spedizione verso l’Inghilterra del perpetuum (il vino dei contadini) che, grazie a John Woodhouse, verrà poi commercializzato come ‘Marsala’ e le famiglie inglesi che avviarono altri stabilimenti enologici sul territorio. Il ruolo della navi militari britanniche nello sbarco dei Mille del 1860 e le ricerche archeologiche a Mozia promosse da Joseph Whitaker. La nave punica portata alle luce da Honor Frost e la Chiesa Madre dedicata a San Tommaso Becket, vescovo di Canterbuty. È quanto ha rappresentato il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, all’ambasciatore Edward Llewellyn, nel corso della sua recente visita all’ambasciata britannica a Roma, al fine di illustrare il forte legame che unisce Marsala agli Inglesi e che l’amministrazione comunale intende rinnovare con diversi eventi in programma.
“Ho trovato ampia condivisione e riscontrato apprezzamenti per le iniziative che promuoveremo nei prossimi mesi e su cui ho chiesto l’Alto Patrocinio dell’Ambasciata – afferma Grillo -. Nell’invitare l’ambasciatore a Marsala, ho anche auspicato che possa avviarsi una collaborazione con la nostra città, non solo a fini turistici ma anche commerciali. Sotto l’egida della Regione Siciliana, infatti, è nostro intendimento organizzare incontri tra i nostri imprenditori e quelli inglesi, soprattutto nei settori economici e produttivi dell’agroalimentare, ittico ed enogastronomico”.
L’incontro nella sede diplomatica romana ha pure toccato altri temi su cui il sindaco Grillo ha richiamato l’attenzione di Lord Edward Llewellyn. Così si è fatto riferimento alle tratte aeree che collegano Trapani conil Regno Unito, alla necessità di avviare progetti di restauro di opere storiche risalenti al periodo inglese a Marsala (baglio Woodhouse, palazzina Ingham…), al Museo del Vino che sarà realizzato a Palazzo Fici e in cui verrà esaltato il legame tra la città e gli inglesi.