Il sostegno di Fli a Centorrino:| "Servono provvedimenti dolorosi" - Live Sicilia

Il sostegno di Fli a Centorrino:| “Servono provvedimenti dolorosi”

Formazione
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“Prima del collasso totale del sistema della formazione professionale in Sicilia bisogna prendere provvedimenti urgenti, e, se è il caso, anche dolorosi, individuando gli enti responsabili dello sfascio e sostenendo l’azione dell’assessore Centorrino, che Futuro e Libertà certamente non lascerà da solo a combattere questa battaglia”. E’ quanto affermato dai parlamentari Fli Nino Lo Presti ed Alessandro Aricò riguardo al collasso del sistema della Formazione in Sicilia che sta provocando una crisi profonda in centinaia di famiglie siciliane e creando gravissimi problemi di ordine pubblico.

“Bisogna portare avanti l’istituzione di una agenzia unica regionale – sostiene Alessandro Aricò – a cui trasferire il personale degli enti di formazione che beneficiano della legge 24 assunto prima della formalizzazione del blocco delle assunzioni, che alcuni enti hanno ripetutamente violato. Ci sono già enti regionali – continua – come il Ciapi Palermo e quello di Priolo, ai quali si potrebbe affidare questo ruolo, da un lato tutelando i lavoratori della formazione e le loro famiglie, e dall’altro effettuando un monitoraggio che possa fare emergere le responsabilità di quegli enti che, in barba alle normative di settore ad al blocco delle assunzioni, stanno provocando il collasso del sistema. L’Assessore Centorrino ha il nostro sostegno – conclude – che si concretizzerà con la presentazione di un disegno di legge e di un emendamento alla prossima finanziaria regionale che va in questa direzione”.

“Bisogna inoltre ricercare soluzioni di prospettiva – sostiene Nino Lo Presti – convocando immediatamente un tavolo tecnico con l’Inps e con gli altri soggetti competenti per stabilire una serie di misure, come ad esempio forme di incentivazione al pre-pensionamento, atte ad alleggerire il sistema della formazione regionale e quindi a favorirne il processo di riorganizzazione”.


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