PALERMO – “Dal punto di vista costituzionale ritengo che la nostra proposta del taglio dei vitalizi sia ineccepibile. Oggi ne abbiamo parlato in una riunione con i tecnici del ministero degli Affari regionali”. A spiegarlo a margine della seduta dell’Assemblea regionale siciliana è stato lo stesso presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che però precisa: “Si tratta solo di questioni tecniche: non ho mai chiesto, e quindi non ho mai ottenuto nessun ‘ok’ dal Ministero”.
Dopo che il disegno di legge è stato incardinato, la scorsa settimana, Miccichè aveva raccontato che si era reso necessario fare un approfondimento con il governo regionale per evitare successive impugnative.
“Un dubbio di rispetto della Costituzione – ha spiegato Miccichè – potrebbe esserci sulla temporaneità del taglio dato che noi abbiamo previsto un taglio che duri 5 anni a differenza delle altre Regioni. In questo caso ci siamo però rifatti alla decisione della Corte costituzionale che ha dato come criteri la ragionevolezza e la temporaneità del taglio”.
Il titolare della poltrona più importante all’Assemblea regionale siciliana ha comunicato che riferirà dell’esito del suo incontro romano ai Capigruppo. “La mia interlocuzione – ha aggiunto Miccichè – serviva ad avere certezza dell’ineccepibilità dei criteri. E ritengo che la legge sia ineccepibile, al massimo potrebbe servire qualche piccolo aggiustamento. Il taglio del nove per cento è il risultato dell’applicazione di questi criteri. Poi la politica è un’altra cosa. Che debba vincere una parte o l’altra non è una questione di competenza del Presidente dell’Assemblea. Il mio compito era assicurare la legittimità della legge”.