CATANIA – “Il tema dell’inquinamento della Plaia in queste settimane è esploso e ripreso dalla stampa con grande preoccupazione”. A parlare è Angelo Villari, presidente associazione Comunità In Progresso Catania.
“In particolare è stato sottolineato che l’inquinamento del torrente Forcile, che sfocia nel tratto di mare degli ex lidi Aurora e Nettuno della nostra Plaia, mette a rischio la salubrità del nostro mare e dei bagnanti”, afferma Villari.
“Noi che, come tantissimi cittadini catanesi e tanti turisti, frequentiamo e andiamo a fare il bagno alla Plaia, siamo molto preoccupati – prosegue – per la situazione che si è venuta a creare e per i rischi igienico sanitario a cui si è esposti”.
“Per queste ragioni mentre chiediamo una presa di posizione ufficiale del comune di Catania, dell’Asp e di tutti gli organi competenti (per garantire una corretta informazioni e chiarezza su quanto evidenziato) riteniamo indispensabile sapere chi ha determinato questa situazione così grave e incresciosa e verificare su chi ricadono le responsabilità di quanto accaduto”.
“Non si può continuare a fare finta di nulla. Se si accertano responsabilità precise, circa mancati interventi o mancata vigilanza da parte di strutture o enti preposti a esercitare tali funzioni – conclude – a partire dal Cda della Sidra o di qualsiasi altra struttura, si deve procedere all’azzeramento dei responsabili di tali strutture.