Il tuo pacchetto per me - Live Sicilia

Il tuo pacchetto per me

La notte di Natale
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1 min di lettura

Insomma, dobbiamo parlarne. Capisco la difficoltà. Tu di là. Io di qua. Già prima non era facile parlarti. Ma dobbiamo, capisci. Qualcosa avremo imparato dalla tua morte. E dalla mia vita.
Respiravi ancora. E hai deciso, a giugno, di impacchettare i regali di Natale. Eri previdente. Sapevi che tu non ci saresti stato, ma i tuoi doni sì.

Poco fa li abbiamo aperti, senza te, con qualche lacrimuccia. L’assenza è una cosa che non comprendiamo bene. Le lacrimucce sono una semplificazione. Regali per tutti e per me no. Io questa non me l’aspettavo, però. Che sgarbo postumo!

Mi sono rincantucciato un po’ arrabbiato. Ce l’avevo con te. Poi ho riflettuto. Anzi, mi hanno spiegato. Ho già avuto il mio dono. Ricordi? Ero accanto a te e tu stavi cominciando a rinascere, su un lettino d’ospedale. E’ stato allora che mi hai posato un bacio sulla guancia. I dottori intorno come il bue e l’asinello. La luce sull’ospedale-capanna. Un bacio. Il regalo per me. Nella tua notte di Natale. Grazie.

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