PALERMO – Vertice di maggioranza a Palazzo d’Orleans, fissati i quattro pilastri della manovra bis, che dovrebbe andare in aula tra fine luglio e inizio agosto.
Il vertice di maggioranza
Quattro pilastri per costruire la manovra bis, importo tra 170 e 180 milioni di euro, che potrebbero lievitare fino a 200 milioni: crescita del Pil, interventi nel sociale, emergenze da fronteggiare e sicurezza.
Presenti i segretari regionali dei partiti di maggioranza e i capigruppo. In collegamento l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, in sala, il presidente della Regione Renato Schifani, per la Dc il capogruppo Carmelo Pace e Totò Cuffaro, per gli autonomisti Roberto Di Mauro e Fabio Mancuso. E ancora, Marianna Caronia e Massimo Dell’Utri per Noi Moderati, Stefano Pellegrino e Marcello Caruso per Forza Italia, Salvo Geraci, Nino Germanà e Luca Sammartino per la Lega, Giorgio Assenza e Luca Sbardella per Fratelli d’Italia.
I pilastri della manovra
Dagli interventi per sostenere il Pil all’emergenza siccità. Tra le previsioni i fondi per i dissalatori da portare in esercizio, la videosorveglianza per i Comuni, il dragaggio dei porti, gli investimenti sulla piattaforma digitale, il sostegno ai casi di disabilità gravi e i fondi della legge contro la povertà concepita con Emiliano Abramo e la comunità di Sant’Egidio.
Il governo punta sulla manutenzione degli edifici scolastici, l’acquisto degli scuolabus, la realizzazione di laghetti artificiali e l’assegnazione di fondi alla protezione civile. Tra gli obiettivi anche il finanziamento della graduatoria dei film che aveva portato all’esclusione della pellicola su Biagio Conte.
Le altre priorità e niente ‘mance’
Tra gli argomenti al centro del vertice, anche la questione dei rifiuti e il finanziamento degli Asacom, sostenuto da Forza Italia. Entrambi saranno verosimilmente al centro della Finanziaria di fine anno, necessitando di misure più strutturali.
Nessuna traccia delle ‘mance’, finite nell’indagine per corruzione che coinvolge il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, l’assessore Elvira Amata, imprenditori ed ex collaboratori.
Fratelli d’Italia ha chiesto più fondi per i parchi urbani e i polmoni verdi delle città, sono pervenuti in assessorato all’Ambiente 262 progetti da parte dei Comuni. Lo scopo è rendere le città più green e a misura di bambino. Fondi anche per la pulitura delle aree demaniali.
“Contenuti pienamente condivisi”
“I contenuti della manovra – fa sapere la Regione con una nota – sono stati illustrati dal presidente e pienamente condivisi dagli alleati di governo. Recepiti anche i suggerimenti arrivati dal tavolo di lavoro”. E ancora, si legge ancora nella nota: “Sul rispetto della linea discussa ci sarà il massimo rigore del governatore”.
Le tappe
Fissate anche le prossime tappe: un passaggio in giunta tra domani e martedì. Poi in Commissione e, tra fine luglio e la prima settimana di agosto, passaggio in Aula: “Secondo gli accordi con il presidente dell’Ars Galvagno, con il quale Schifani è in stretto e continuo contatto – si chiarisce – la legge dovrebbe essere approvata dal Parlamento prima dell’interruzione estiva”.
L’inchiesta su Galvagno, Amata, imprenditori ed ex collaboratori è rimasta sullo sfondo. Tra Schifani e Galvagno trapelano solo “ottimi rapporti e intesa sulla road map”, confermano a LiveSicilia esponenti della maggioranza.

