Illeciti per la costruzione dell'autostrada, la procura sequestra azioni per 6 mln - Live Sicilia

Illeciti per la costruzione dell’autostrada, la procura sequestra azioni per 6 mln

Titoli azionari della società Baldassini Tognozzi Pontello Costruzioni Generali spa con sede legale a Calenzano (Firenze), per un valore complessivo di 6.673.000 euro, sono stati sequestrati da polizia e guardia di finanza su disposizione del Gip di Siracusa Vincenzo Panebianco nell’ambito dell’inchiesta che ha portato, il 21 aprile del 2008, al sequestro del tratto Rosolini-Noto dall’autostrada Siracusa- Gela, che poi fu dissequestrato.
La richiesta cautelare era stata presentata dal procuratore capo Ugo Rossi e del sostituto Giancarlo Longo. Nell’inchiesta sono indagati Diego Lazzarini, amministratore della Baldassini Tognozzi Pontello, Carmelo Grosso Camelo, amministratore della Italappalti costruzioni generali, Giuseppe Genovese, legale rappresentante della Techital, Felice Siracusa, ingegnere capo dei lavori dell’autostrada, e i tecnici collaudatori nominati dall’Anas Mauro Coletta, Francesco Bonparola, Augusto Tornusciolo, Antonello Colosimo, Edoardo Flaccomio, Gaspare Guadagnino e Carlo Iacchia.
Secondo l’accusa, questi ultimi avrebbero attestato la perfetta realizzazione di un tratto di circa dieci chilometri
dell’opera, tra Noto e Rosolini, in assenza di indagini su punti cardine per la corretta esecuzione a regola d’arte. In tal modo, Anas e Consorzio autostrade siciliane sarebbero stati tratti in inganno nel disporre la liquidazione in favore dell’impresa appaltatrice per i lavori di formazione dei rilevati stradali (12.554.855,94 euro) e di regimentazione delle acque piovane del corpo autostradale (9.079.937,86 euro).
La Procura ha accertato che è stato utilizzato “materiale di riempimento assolutamente inidoneo e ben diverso da quello previsto nel capitolato d’appalto”, e prelevato in gran parte “non da cave bensì da scavi e pertanto inadeguato a sostenere il peso di un traffico anche pesante e dunque soggetto a forte erosione a seguito di infiltrazioni delle acque”. Da ciò, secondo la Procura di Siracusa, gli enti appaltanti subirono undanno patrimoniale di quasi 7 milioni di euro.

APPALTI: AUTOSTRADA SR-GELA, SEQUESTRATI TITOLI PER 6,6 MLN
INCHIESTA PROCURA SU COSTRUZIONE TRATTO ROSOLINI-NOTO

(ANSA) – SIRACUSA, 3 DIC – Titoli azionari della societàBaldassini Tognozzi Pontello Costruzioni Generali spa con sedelegale a Calenzano (Firenze), per un valore complessivo di6.673.000 euro, sono stati sequestrati da polizia e guardia difinanza su disposizione del Gip di Siracusa Vincenzo Panebianconell’ambito dell’inchiesta che ha portato, il 21 aprile del2008, al sequestro del tratto Rosolini-Noto dall’autostradaSiracusa- Gela, che poi fu dissequestrato.   La richiesta cautelare era stata presentata dal procuratorecapo Ugo Rossi e del sostituto Giancarlo Longo. Nell’inchiestasono indagati Diego Lazzarini, amministratore della BaldassiniTognozzi Pontello, Carmelo Grosso Camelo, amministratore dellaItalappalti costruzioni generali, Giuseppe Genovese, legalerappresentante della Techital, Felice Siracusa, ingegnere capodei lavori dell’autostrada, e i tecnici collaudatori nominatidall’Anas Mauro Coletta, Francesco Bonparola, AugustoTornusciolo, Antonello Colosimo, Edoardo Flaccomio, GaspareGuadagnino e Carlo Iacchia.    Secondo l’accusa, questi ultimi avrebbero attestato laperfetta realizzazione di un tratto di circa dieci chilometridell’opera, tra Noto e Rosolini, in assenza di indagini su punticardine per la corretta esecuzione a regola d’arte. In tal modo,Anas e Consorzio autostrade siciliane sarebbero stati tratti ininganno nel disporre la liquidazione in favore dell’impresaappaltatrice per i lavori di formazione dei rilevati stradali(12.554.855,94 euro) e di regimentazione delle acque piovane delcorpo autostradale (9.079.937,86 euro).   La Procura ha accertato che è stato utilizzato “materialedi riempimento assolutamente inidoneo e ben diverso da quelloprevisto nel capitolato d’appalto”, e prelevato in gran parte”non da cave bensì da scavi e pertanto inadeguato a sostenereil peso di un traffico anche pesante e dunque soggetto a forteerosione a seguito di infiltrazioni delle acque”. Da ciò,secondo la Procura di Siracusa, gli enti appaltanti subirono undanno patrimoniale di quasi 7 milioni di euro. (ANSA).


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI