L’aggressione fu brutale. L’imprenditore Franco Bacchi restò vivo per miracolo. Antonino Porcasi, pure lui imprenditore, è stato condannato a 9 anni per tentato omicidio.
La sentenza è del giudice per l’udienza preliminare Lorenzo Iannelli. La pena è stata scontata di un terzo come previsto dal rito abbreviato. Riconosciuta una provvisionale di 50 mila euro a Bacchi, che si era costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Claudio Gallina Montana, e di cinque mila euro ciascuno per i figli della vittima, assistititi dall’avvocato Valeria Minà. Il danno definitivo sarà stabilito in sede civile.
Fu nelle campagne di Partinico che l’estate scorsa esplose la violenza. Porcasi, titolare di una piccola azienda edile, era convinto che bacchi rubasse la luce dal suo contatore per illuminare la fabbrica di muletti industriali. E così lo seguì, gli taglio la strada con la macchina e una volta scesi dal mezzo iniziò a picchiarlo con un grosso bastone. Il referto era impietoso: trauma cranico, frattura di tibia, perone, polso, urna e radio.
La furia si fermò solo quando un contadino vide la scena e iniziò ad urlare. I difensori di Porcasi hanno sostenuto che si trattasse di lesioni e non di tentato omicidio. La parte civile e il giudice la pensano in maniera diversa.