RIESI (CALTANISSETTA)– Sarebbero loro quattro i responsabili dell’omicidio di Francesco Ritrovato, imprenditore edile di Licata ucciso a Butera il primo giugno 2004. Quattro presunti appartenenti alla famiglia mafiosi di Riesi sono stati arrestati dai carabinieri. Le indagini coordinate dalla Direziona distrettuale antimafia hanno permesso di rinvenire e sequestrare un ingente arsenale, comprendente anche armi da guerra, munizioni ed esplosivi.
I quattro arrestati sono Francesco, Giuseppe e Gaetano Cammarata e Massimo Amarù (gli ultimi due già in carcere per altri reati), tutti appartenenti alla famiglia mafiosa di Riesi (Caltanissetta). L’imprenditore edile Francesco Ritrovato, originario di Licata (AG), quando fu ucciso – raggiunto da numerosi colpi d’arma da fuoco – aveva 55 anni. I collaboratori di giustizia Giuseppe Tardanico e Calogero Barberi, arrestati rispettivamente nel 2005 e nel 2006, avevano consentito con le loro dichiarazioni di raccogliere elementi utili alle indagini. I nuovi dichiaranti Massimo Carmelo Billizzi, Gaetano Scibetta e Giuseppe Toscano, nel corso degli interrogatori resi ai pm della Dda, hanno fornito nuovi elementi, oltre che la chiamata in correità di Toscano. Francesco Cammarata e il nipote Giuseppe sono ritenuti personaggi fondamentali di Cosa nostra a Riesi, alle strette dipendenze di Pino Cammarata, attualmente detenuto a L’Aquila, dove sta scontando diversi ergastoli per associazione mafiosa ed omicidio, insieme al fratello Vincenzo, ritenuto capo incontrastato del mandamento mafioso di Riesi. Le indagini hanno consentito la scoperta di 5 fucili, 2 mitragliatori da guerra, 4 pistole semiautomatiche, oltre 200 munizione , 8 inneschi per esplosivo, svariate parti di ricambio di armi, 2 giubbetti antiproiettile e 2 ricetrasmittenti.
(Fonte ANSA)