L’impresa “Simas srl”, società che opera nell’edilizia con 34 dipendenti, dopo essere stata sottoposta lo scorso 26 marzo a sequestro giudiziario perché riconducibile a Diego Gioacchino Lo Giudice di Canicattì, presunto fiancheggiatore di Giuseppe Falsone, domani verrà associata a Confindustria di Agrigento. “Confindustria – spiega il presidente Giuseppe Catanzaro – espelle gli imprenditori mafiosi o conniventi, ma cerca di garantire l’attività di quelle imprese che possono trasformarsi in valore aggiunto per il territorio. Sostenere la Simas vuol dire anche valorizzare l’azione della magistratura e delle forze di polizia che per il tramite dei commissari giudiziari assicurano ai dipendenti il diritto di continuare a lavorare in un contesto di normalità”. Ad Agrigento è il primo caso di impresa sottoposta a sequestro, perché riconducibile ad un presunto mafioso, che viene iscritta in Confindustria. Alla cerimonia saranno presenti anche il prefetto Umberto Postiglione e il colonnello dei carabinieri Mario Di Iulio.
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