Un fondo da 150 milioni, per provare a rimettere in piedi il sistema produttivo siciliano. E altri interventi, destinati alle categorie. Ripartirà da qui, dal corposo articolo 8, l’esame della Finanziaria regionale. È considerato l’articolo-chiave, quello dal contenuto più atteso.
Imprese, editoria, Confidi
La norma prevede infatti una serie di interventi volti a supportare le imprese nell’attuale situazione di crisi legata all’emergenza COVID-19. Tra questi, come detto, l’istituzione di un fondo di 150 milioni di euro presso Irfis per la concessione di prestiti fino a 25 mila euro e di un contributo a fondo perduto di cinquemila euro; quest’ultimo dovrà però essere destinato a spese di sanificazione ed adeguamento dei luoghi di lavoro e di produzione, nonché per le spese di interessi e di commissione. Grazie all’emendamento presentato dal deputato regionale Giovanni Di Caro, del Movimento 5 Stelle, ad avvalersi del Fondo potranno essere anche i liberi professionisti titolari di partita Iva, che in una prima fase non erano stati espressamente previsti dalla misura.
Un altro Fondo, sempre in Irfis, della capienza di 2 milioni servirà per le operazioni di anticipazione bancaria dei trattamenti di integrazione al reddito previsti dal “decreto liquidità”. Del fondo da 150 milioni, poi, 10 milioni sono destinati a imprese editoriali e 10 alla concentrazione e rafforzamento dei Confidi.
Artigiani e cooperative
Un altro Fondo, da 40 milioni, sarà istituito invece presso Crias in favore delle imprese artigiane, mentre uno da 25 milioni sarà creato presso Ircac in favore delle società cooperative.
Turismo e agricoltura
Un intervento da 75 milioni di euro servirà per finanziare l’acquisto anticipato da parte della Regione di servizi turistici da erogare per finalità promozionale ai turisti una volta cessata l’emergenza sanitaria; 50 milioni di euro saranno invece destinati al settore dell’agricoltura (di cui tre riservati alla filiera del sughero) per il concorso della Regione nel pagamento degli interessi sui prestiti già erogati per la liquidità, per il capitale di esercizio, per gli investimenti e per compensare le perdite di reddito. Trenta milioni di euro andranno al settore pesca mediante il potenziamento del fondo di solidarietà, con una riserva di 10 milioni per la pesca artigianale, inclusa la piccola pesca; 10 milioni per la trasformazione dei prodotti ittici a valere sul Feamp (fondi europei); 150 milioni andranno quindi per l’intero tessuto produttivo con misure che saranno individuate successivamente con delibera di Giunta che dovrà rispettare comunque alcune riserve (esempio 20 milioni per il comparto florovivaistico).
Previdenza
Nell’articolo si prevede poi il versamento da parte della Regione fino al 31 dicembre 2020 dei contributi previdenziali ed assistenziali relativi a nuove assunzioni a tempo indeterminato che mirino a sostituire dipendenti licenziati o sospesi.