MISTERBIANCO – Che il clima fosse arroventato non è certo una notizia. Lo è invece il fatto che, ben 13 consiglieri comunali, hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Nino Di Guardo. Una volontà che era stata già espressa in passato ma che ieri si è concretizzata con la presentazione ufficiale del documento, protocollato regolarmente. Alla base dell’atto, spiegano alcuni dei firmatari del documento, ci sarebbe il cattivo rapporto tra primo cittadino e assemblea cittadina, la mancanza di trasparenza amministrativa e, in generale, un forte malcontento dei cittadini, in particolare per l’aumento della pressione fiscale.
“In primo luogo – spiegano – è il malcontento dei cittadini per via delle tasse al massimo, ad averci spinto a chiedere al sindaco di andare via. Inoltre – aggiungono – non è accettabile che il primo cittadino continui a mancare di rispetto e ad offendere l’assemblea cittadina e i suoi esponenti”.
Anche sulla discarica, nonostante Di Guardo abbia battagliato per la chiusura, si sono levati cori di protesta contro la mancata costituzione del Comune come parte civile nel processo Terra mia. Insomma, il clima è incandescente. “Che la parola ritorni al popolo – afferma il consigliere Marcello Russo – saranno loro a dire se questo sindaco rappresenta degnamente questa città”.
In ogni caso, per sapere quali saranno le sorti della consiliatura, bisognerà attendere la fine di agosto o l’inizio di settembre. Solo allora la mozione andrà in Consiglio comunale per essere vitata. In caso di approvazione, per il Comune di Misterbianco sarebbe la prima volta che il Consiglio sfiducia un sindaco.