PALERMO – Quattordici dirigenti tecnici e due fuori pianta organica, di cui uno che si occuperà solo di teatri, e scelti direttamente dal sindaco. La giunta Orlando ufficializza, con una delibera, i nuovi ingressi in forza all’amministrazione comunale: in attesa di poter indire i concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato, infatti, Palazzo delle Aquile a deciso di ricorrere a contratti annuali a tempo determinato così da coprire i buchi.
Già, perché al momento al Comune c’è un solo dirigente tecnico, Nicola Di Bartolomeo, e serve reperirne altri e alla svelta. Piazza Pretoria si prepara così ad emanare un avviso pubblico per raccogliere le candidature, che però stavolta, a differenza del passato, saranno selezionate direttamente dal sindaco. Lo scorso 2 dicembre, infatti, la giunta ha deciso di modificare il regolamento uffici e servizi per adeguarlo alle norme di legge: introdurre il preventivo esperimento della mobilità obbligatoria e volontaria, abrogare la progressione verticali e i concorsi riservati solo agli interni, rivedere le riserve del personale interno nei concorsi pubblici, assunzioni a tempo indeterminato pensando anche al precariato. Ma la novità più curiosa è la modifica degli articoli che riguardano, per l’appunto, le assunzioni a tempo determinato.
Se il vecchio articolo 54 prevedeva che la selezione fosse espletata da una commissione nominata dal sindaco e composta dal direttore generale, dal capo di gabinetto e dal segretario generale, che dovevano valutare il curriculum del candidato e poi effettuare il colloquio, il nuovo articolo 50 demanda invece tutto al sindaco. Le Risorse umane si limitano alla semplice verifica dei requisiti, poi passa tutto al primo cittadino che sceglie in totale autonomia.
“Il Comune torna al Medio Evo, con il sindaco che si sceglie i suoi vassalli e valvassori – dice il capogruppo Idv Filippo Occhipinti – la commissione dei dirigenti garantiva maggiore trasparenza e terzietà. Così invece rischiamo che il primo cittadino di turno selezioni solo le persone vicine, facendo venire meno la sacrosanta indipendenza della burocrazia. Servirebbe un concorso pubblico. Inoltre vorremmo capire se, rispetto alle tante emergenze, era prioritaria la figura di un dirigente per i teatri”. “Il sindaco si assume fino in fondo la responsabilità della guida della città – replica Orlando – scegliendo anche chi andrà a ricoprire incarichi importanti per mettere in pratica il programma votato dai cittadini. Come è giusto che sia, la politica e l’amministrazione attiva si assumono le proprie responsabilità. Anche questo è parte della seconda fase dell’amministrazione. In un sistema dove i cittadini eleggono il sindaco, la vera anomalia è nel fatto che poi il sindaco non possa scegliere per intero tutta la squadra. Peraltro è un sistema già scelto e messo in opera da altre grandi città”.
Ma quali sono i posti da ricoprire? Per tutti è necessaria l’esperienza nella pubblica amministrazione. Partiamo dai tecnici: c’è il posto di capo dell’area tecnica delle Infrastrutture (con tanto di dottorato di ricerca), l’ufficio per la Protezione civile, Edilizia con cantiere comunale e autoparco, il Centro storico, Servizi pubblici a rete, lo sportello unico per l’Edilizia privata, l’Edilizia scolastica, l’ufficio Infrastrutture, la Pianificazione territoriale, l’ufficio del Piano tecnico del Traffico, il Suap e l’ufficio Innovazione. Di Bartolomeo dovrebbe restare così solo capoarea della Pianificazione.
Ci sono poi i dirigenti contabili, che saranno due: Bilancio consolidato e (novità assoluta) anche Economato, posto lasciato libero da quando, quattro giorni fa, Maria Rossella Mancuso è andata ai fondi extracomunali il cui interim era di Paolo Basile (anche se l’ufficio ora è stato incardinato nell’area amministrativa delle Infrastrutture, il cui capoarea è proprio Basile). Posto, quello dell’Economato, non previsto con la riorganizzazione dei dirigenti, visto che il 14esimo dirigente sarebbe dovuto andare all’area del Verde.
Chiudiamo con i dirigenti fuori pianta organica, che resteranno in carico anche nel 2016: uno per la direzione tecnica del Coime e un altro, a sorpresa, per l’ufficio speciale “programmazione città teatro”. In totale il costo sarà oltre un milione di euro, di cui 842mila per i dirigenti a tempo determinato e quasi 250mila per i fuori pianta. A questi si aggiungeranno i quasi 360mila euro per i tre componenti esterni di staff del sindaco. “Sui 14 dirigenti tecnici nulla da eccepire, così come sul fatto che a scegliere sia il sindaco – dice il capogruppo di Fi Giulio Tantillo – ma è necessario che contemporaneamente si avviino i concorsi pubblici per quelli a tempo indeterminato. La pianta organica è di 90 dirigenti e la vacatio negli uffici tecnici, come l’edilizia privata, è drammatica. Sui due fuori pianta organica, invece, chiederemo chiarimenti: in sede di bilancio nessuno ce lo aveva detto. L’amministrazione dovrà chiarirci la situazione”.

