CATANIA – La messinscena dell’opera “Andrea Chénier” al Teatro Massimo Bellini, fissata inizialmente a maggio, si svolgerà il prossimo autunno. Il Consiglio di amministrazione, presieduto dal sindaco di Catania Enzo Bianco, ha deliberato di posticipare la rappresentazione del capolavoro di Umberto Giordano nel periodo che va dal 30 ottobre al 7 novembre. Alla base della suddetta deliberazione vi sono ponderate considerazioni che mirano innanzitutto a salvaguardare l’offerta artistica e l’impegno con gli abbonati e gli spettatori tutti, nell’aspettativa che la nuova legge finanziaria regionale reintegri l’insufficiente contributo destinato al Bellini. Ciò consentirà al teatro lirico etneo di superare le problematiche di ordine finanziario e amministrativo causate appunto dal pesante taglio di 3,5 milioni di euro, decurtati all’ente sul finanziamento del 2018.
Lo stanziamento è così sceso a 9,4 milioni, somma ridotta per di più “in corso d’opera”, quando cioè la stagione lirica era già stata programmata. Ripristinare integralmente le spettanze del Bellini appare dunque indispensabile per non comprometterne l’attività. Lo conferma la scelta obbligata di riprogrammare più avanti la realizzazione di “Andrea Chénier”, che risulta appunto condizionata dall’effettivo reintegro, in quanto non può essere avviata per la mancanza, in atto, delle coperture finanziarie essenziali ad assicurare l’adeguato livello di qualità artistica. Da qui la decisione di rimandare l’allestimento nelle more dell’approvazione del Bilancio Regionale 2018/2020, in cui è già previsto l’ammontare del contributo necessario al Teatro.
Come sottolinea Enzo Bianco, nella duplice veste di Sindaco e presidente del Teatro: «Differire in autunno la produzione di “Andrea Chénier” rimanendo comunque all’interno della stagione in corso: è questa la soluzione in grado di mettere oggi il Bellini nella condizione di confermare un titolo importante e mantenere l’assetto complessivo del cartellone. Si tratta ora di attendere il ripristino del decurtamento di 3,5 milioni sul finanziamento regionale del 2018, somma senza la quale l’ente avrebbe difficoltà a garantire il pieno svolgimento dell’attività programmata e andrebbe incontro, più in generale, a gravissime difficoltà. Come già previsto nelle prime stesure della Finanziaria, siamo convinti che nell’approvazione della Legge si terrà conto delle urgenti necessità del Bellini, da noi chiaramente rappresentate agli organi competenti della Regione, mossi come siamo dal rispetto nei confronti del pubblico e dal dovere di tutelare il nome del teatro e la sua programmazione».
«Lo spostamento della rappresentazione di “Andrea Chénier” – spiega il sovrintendente Roberto Grossi – è dettato dall’impossibilità di procedere, nei tempi previsti, alla definizione degli atti amministrativi che sono legati alla produzione e richiedono l’imprescindibile copertura dei costi. Non è altrimenti possibile sottoscrivere contratti per forniture, spese di allestimento, cachet, e via dicendo. Se il Teatro si è finora impegnato fortemente per garantire agli abbonati e a tutti gli appassionati spettacoli di qualità, lo ha fatto assicurando al contempo una sana gestione, come dimostrano i recenti successi de “La rondine” e “La traviata”, allestite mantenendo i conti sempre in ordine e in condizioni di pareggio di bilancio. Lo stesso rigore ci impone oggi di fare slittare in autunno le recite di “Chénier”. Ci dispiace e ci scusiamo per il disagio che ciò potrà arrecare al nostro pubblico, al quale intendiamo confermare la programmazione di un titolo tanto popolare e amato».