CATANIA – Il teatro Vincenzo Bellini si apre a una nuova programmazione basata sulla triennalità a investimenti, concorsi e stabilizzazioni, di cui una parte è l’annuncio odierno dell’avvio dell’iter burocratico per la stabilizzazione di 31 precari storici tra personale artistico e tecnico che negli ultimi 8 anni hanno lavorato al Bellini per almeno 3 anni, anche non consecutivi, come prevede la legge 165/2001. L’annuncio dato da Musumeci nel foyer del teatro Bellini.
Le stabilizzazioni
Il finanziamento regionale triennale (2021-2022-2023) che permetterà all’Ente Lirico una programmazione di qualità è legato, a doppia mandata, con le stabilizzazioni e il nuovo piano di fabbisogno, che diventa il trampolino per la programmazione concorsuale e l’assunzione di nuovo personale artistico e tecnico in base al fabbisogno del teatro lirico che bypassa la vecchia pianta organica. Ad esempio il coro passerebbe da 90 unità, come prevedeva la vecchia pianta organica, a 60. Per i macchinisti, attrezzeria scenografia e sartoria, si passa dai 23, previsti nel vecchio organigramma, a 21 unità.
Prevista inoltre la ristrutturazione del tetto dell’edificio e il successivo passo verso il recupero e restauro degli affreschi danneggiati dal tempo e dall’umidita che si trovano nel foyer.
Una nuova fase per il Bellini
La notizia della avvenuta stabilizzazione dei precari del teatro Vincenzo Bellini è stata annunciata, stamattina nel Foyer del Bellini, dal Presidente della Regione Nello Musumeci insieme all’Assessore regionale al Turismo e Spettacolo Manlio Messina, al commissario straordinario dell’ente lirico Daniela Lo Cascio e dal Sindaco Salvo Pogliese. Nella stessa occasione si è parlato anche dei lavori che, sempre la Regione, avvierà nell’edificio della ex Casa del Mutilato e dove sorgerà il museo dedicato al cigno etneo e una piccola sala concerti.
“La stabilizzazione consentirà al teatro di continuare a crescere – dice Musumeci – con una macchina organizzativa imponente e le attese sono tante”.
La stabilizzazione è il primo passo all’apertura della fase concorsuale contestuale al piano di fabbisogno che supera, per legge, la pianta organica vecchia riformulandola, piano già consegnato il 1 luglio scorso che rimodula il personale (artistico e tecnico) indicando i numeri che serviranno per il triennio ‘21-‘23 ed elencando i posti vacanti in tutti i settori e la necessità di coprirli in vista della programmazione triennale del teatro lirico Vincenzo Bellini.
“La vicenda dei precari del teatro Bellini si trascina da trentadue anni – dichiara l’Assessore Messina – e oggi, dopo 30 mesi, siamo riusciti a porre rimedio e dare risposte”.
Stabilizzazioni e contributi, nel dettaglio
Le stabilizzazioni, seguendo la legge Madia, dovevono essere attuate entro il 31 dicembre 2021 per non incappare in blocchi e sanzioni di legge nel 2022 danneggiando, di fatto, la programmazione triennale dell’Ente lirico in riferimento alla Legge 165/2001 art 6 commi 1-2-3 e 6 e dlgs 75/2017 legge Madia e SMI (Successive Modificazioni e Integrazioni).
L’aspetto delle ristrutturazioni dell’edificio-teatro percorre una strada diversa, in cui gli investimenti ad oggi comunicati, sono la somma di 250 mila euro che il Comune di Catania ha stanziato per riportare il teatro Vincenzo Bellini alla capienza dei posti originale, 1200, e legato alle normative sulla sicurezza; il contributo di 1,5 milioni di euro stanziato dalla Regione per la ristrutturazione del tetto e per altri interventi di recupero; lo stanziamento di un milione di euro che riguarda l’ex Casa del Mutilato (di proprietà regionale) che si trasformerà in museo Belliniano e in una piccola sala concerti che farà da riferimento allo stesso teatro lirico Vincenzo Bellini.
Il comunicato della Cisl
La Cisl Catania nella persona del suo Segretario Generale Maurizio Attanasio esprime grande soddisfazione per l’ impegno profuso dal Presidente on. Nello Musumeci che alla presenza dell’Assessore Regionale per il Turismo, Sport e spettacolo Manlio Messina, del sindaco della Città di Catania Salvo Pogliese, della Governance del Teatro Bellini di Catania ha ufficializzato ai lavoratori e ai sindacati l’avvio dell’iter finale del processo di stabilizzazione che chiuderà dopo quasi trent’anni una pagina buia del prestigioso Ente intitolato al Cigno Catanese, gettando di fatto le basi per quel percorso di rilancio annunciato nel 2019.
Il Segretario regionale Fistel- Cisl Antonio D’Amico, ricorda che “Questo percorso assai tortuoso e complicato, è stato possibile grazie alla vicinanza del governo Regionale, che ha puntato sul Teatro Bellini come veicolo di un messaggio di rinascita – dichiara Antonio D’Amico – che, dai luoghi della Cultura, deve partire per un rinnovamento della città di Catania e della Sicilia tutta.
In un momento così difficile a causa della pandemia che ha condizionato negli ultimi due anni le nostre vite e che ha negato per pochi giorni la gioia della stabilizzazione al nostro collega e compianto amico Salvo Tringale portato via troppo presto dal Covid e al quale dedichiamo questo giorno di festa.
Non possiamo inoltre – aggiunge D’Amico – non riconoscere l’impegno profuso incessantemente da tutta la Governance del Teatro: il Maestro Giovanni Cultrera, il Commissario Daniela Lo Cascio e di tutti coloro i quali hanno collaborato con la loro grande esperienza amministrativa come il Dott. Francesco Bruno e il Grande Ufficiale Luigi Albino Lucifora che col suo staff hanno reso possibile tutto questo”.
“Sono stati 30 mesi lunghi, quasi interminabili – aggiunge Antonio Piemonte delegato Fistel Cisl per i precari – ma il lavoro che la nostra sigla ha svolto ci ha sempre fatto mantenere l’ottimismo e la consapevolezza che avremmo raggiunto la meta prefissata, anche grazie all’interlocuzione “amministrativa” di chi ci ha sempre creduto, anche quando tutto questo sembrava impantanarsi nelle peggiori paludi della burocrazia : il Maestro Giovanni Cultrera e il Grande Ufficiale Luigi Albino Lucifora fra tutti. Il mio pensiero va sicuramente a chi non c’è più o presto andrà in pensione godendo solo per pochi mesi del tanto agognato contratto a tempo indeterminato”.
Oggi sono state gettate le basi per il futuro e , citando le parole odierne del Presidente Musumeci ,che ha detto che questa è una terra in cui per troppo tempo l’ordinario è diventato “miracolo”, dobbiamo tutti insieme fare in modo che L’ordinarietà torni ad essere la normalità.