Venerdì 4 novembre al Teatro Zappalà si terrà lo spettacolo dell’Accademia delle arti e dello spettacolo –Associazione Parsifal, alle 20.30. È la realizzazione di un’attività che ha visto ragazzi giovanissimi provenienti da realtà diverse integrarsi, tutti seguiti da artisti che li hanno condotti a conoscere e fare esperienza delle diverse espressioni: musica, danza, recitazione.
Il progetto realizzato nel corso del semestre in un progetto sperimentale, finanziato con fondi ex l. 285 e rivolto ai ragazzi dai 12 ai 18 anni ha costituito per la nostra città un momento di grande aggregazione e una sfida a più livelli. Infatti più di 50 ragazzi, molti dei quali inseriti presso le comunità alloggio e case famiglia perché in situazioni difficili, si sono ritrovati insieme ad altri adolescenti a sperimentare e sperimentarsi nelle attività a loro congeniali ed attraverso l’espressione artistica hanno trovato e provato a parlare linguaggi simili ed a toccare le medesime corde in una espressione corale. Gli allievi realizzeranno lo spettacolo che andrà in scena il 4 novembre presso il Teatro Franco Zappalà di Palermo, coniugando insieme recitazione, musica, canto e danza ispirandosi a capolavori del patrimonio artistico-culturale siciliano e nazionale.
All’evento sarà presente l’assessore alle attività sociali Raoul Russo, il quale in merito al progetto ha così dichiarato: “ Il teatro ha un ruolo fondamentale nella crescita culturale e nel processo di aggregazione di una società, il volgere le sue attività a favore dei giovani, coniugando metodi educativi e criteri ricreativi, riesce a creare e stimolare, in un panorama di valenze eterogenee, la formazione e la crescita dell’individuo nell’ambito delle belle arti in genere. A tale scopo il Comune di Palermo ha voluto contribuire al progetto per realizzazione di un’accademia dell’arte e dello spettacolo da parte dell’associazione “Parsifal”, destinata agli studi di formazione, perfezionamento e approfondimento delle conoscenze di più alto livello nell’ambito delle belle arti. Al tempo stesso essa si rivolge al recupero di tanti giovani ragazzini portatori di disagi profondi la cui multi-problematicità non riesce ad essere accolta dalla scuola, andando ad aumentare il livello di dispersione scolastica, preludio quasi sempre dell’esclusione sociale.”