AGRIGENTO – C’era molta attesa legata alla decisione del gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, chiamata oggi a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’attuale sindaco Lillo Firetto e di cinque revisori contabili nell’ambito dell’inchiesta sui presunti ‘bilanci gonfiati’ a Porto Empedocle. Il giudice ha accolto un’istanza avanzata dall’avvocato Salvatore Pennica, che difende i revisori, insieme con il legale Giovanni Gallo, con cui si chiedeva lo slittamento della decisione. La sentenza, infatti, sarebbe arrivata a meno di due settimane dal ballottaggio che vede proprio Firetto, sindaco uscente ad Agrigento, in corsa per la poltrona di Palazzo dei Giganti contro lo sfidante Franco Miccichè, vera sorpresa della tornata elettorale.
Il gup ha disposto il rinvio al prossimo 4 novembre nonostante l’opposizione della Procura. Un’istanza, quella dell’avvocato Pennica, inoltrata la sera del 5 ottobre scorso proprio mentre si palesava lo spettro del ballottaggio ad Agrigento: “Posso predire che un’eventuale trattazione dell’udienza inciderebbe nell’agone politico, prestandosi incolpevolmente a strumentalizzazioni fuori dai contesti istituzionali – si legge – per beghe e risentimenti che non possono appartenere ai paracliti del difensore”.
Pennica nel 2012 era candidato a sindaco ad Agrigento e affrontò il ballottaggio (poi perso) contro Marco Zambuto: “Ho sperimentato le asperità di un ambiente quello di Agrigento – si legge – difficile e aduso a strumentalizzazioni estranee alla politica”. Firetto è accusato di tre ipotesi di falso commesso da pubblico ufficiale legate all’inchiesta sui bilanci del Comune marinaro. L’attenzione della procura di Agrigento è posta in particolare sullìutilizzo delle royalties versate dall’Enel quale compenso per la realizzazione del rigassificatore, mai costruito, e che sarebbero servite per mettere a posto i conti dell’ente dal 2011 al 2014. Per gli stessi fatti Firetto, difeso dagli avvocati Farruggia e Reina, è stato prosciolto per ben due volte dalla Corte dei Conti. Si torna in aula il 4 novembre.