CATANIA- Si è svolto recentemente a Catania, presso l’Hotel Nettuno, un importante incontro gratuito di sensibilizzazione e formazione circa la prevenzione e il primo intervento nel caso di incidenti in età pediatrica. L’evento, intitolato “Bimbi Sicuri”, è stato coordinato dal giovane medico chirurgo Riccardo Gula, affiancato dagli istruttori della “S.N.S. Sicurezza e Formazione” di Lentini – accreditato “Salvamento Academy”.
“Bimbi Sicuri” ha permesso ai numerosi partecipanti di approfondire alcune importanti tematiche legate alla sicurezza dei bambini in casa, durante le ore di sonno, a tavola, in auto e al mare. In presenza del Prof. Buscema (Presidente dell’Ordine dei Medici di Catania) e dei rappresentanti delle numerose Associazioni che hanno collaborato all’evento (Controcampus, Agorà, Cimo, Medicare Onlus, La Semina), il dott. Gula ha in particolare approfondito la delicata questione della SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), ovvero Sindrome della Morte Improvvisa Infantile, nota come “morte in culla”. Il fenomeno non trova ancora oggi una spiegazione presso la comunità scientifica, tuttavia esistono degli importanti accorgimenti che possono salvare la vita del bambino: alcune posizioni ideali per dormire, l’organizzazione dello spazio della culla, la modalità di allattamento e, soprattutto, la presenza e vigilanza dei genitori.
Nell’ultima parte dell’evento si è dedicato ampio spazio ad esercitazioni pratiche per effettuare il primo soccorso in caso di emergenza pediatrica: in particolare sono state spiegate, con l’ausilio di manichini, le manovre di disostruzione per la liberazione delle vie aeree da un corpo estraneo, manovre importantissime in quanto i bambini con trachea ostruita, se non aiutati, possono perdere conoscenza in pochi secondi e subire conseguenze gravissime, tra cui la morte.
“Bimbi Sicuri” è stato promosso dal Leo Club Acicastello Riviera dei Ciclopi, con il patrocinio del Lions Club Padrino e tutti i Leo Club di II° e III° Area Operativa, con l’obiettivo di lanciare un messaggio ben preciso: “conoscere per salvare”. Infatti la cultura della prevenzione, ancor prima della competenza nel primo intervento, è da ritenersi fondamentale per tutte le persone che vivono e lavorano a contatto con i bambini. Per questo l’obiettivo futuro è quello di organizzare ulteriori giornate di sensibilizzazione e formazione a vantaggio del territorio.