Indagine, Cascio e mercato |Quale futuro per il Palermo? - Live Sicilia

Indagine, Cascio e mercato |Quale futuro per il Palermo?

La visita della Guardia di Finanza rischia di tramutare l'estate in un enorme punto interrogativo

CALCIO - SERIE B
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PALERMO – Quella che fino a qualche giorno fa si presentava come una salita più che impegnativa da ieri è divenuta una delle asperità più complicate da scalare da quando Maurizio Zamparini ha deciso di diventare proprietario del Palermo calcio. Quella che può essere definita una vera e propria giornata di passione per l’universo rosanero tutto, con la Guardia di Finanza che com’è noto si è presentata negli uffici di viale del Fante e nella residenza del patron friulano per acquisire materiale relativo ad un’indagine su ipotesi di reato in merito alla cessione della Mepal società prima creata per commercializzare i prodotti del club e poi gestita per sviluppare i progetti su nuovo stadio e centro sportivo. Una questione dunque slegata, come si sarebbe appreso poi nel corso del tam tam mediatico, dalla recente diatriba sulla cessione del club alla cordata rappresentata da Paul Baccaglini e  che ha dunque riguardato esclusivamente la gestione dell’attuale proprietario.

Uno Zamparini che ha ovviamente mal digerito il tempismo di questa indagine visto che, secondo il parere del 76enne patron rosanero, “Sarebbe bastato che i pm mi chiamassero la situazione prima e invece si è creato tutto questo”. Un ulteriore etichetta affissa sulla società siciliana che, a dire di Zamparini, con questa indagine avrebbe perso ulteriormente credibilità all’estero non solo per intavolare trattative riguardanti calciatori che dovrebbero vestire la maglia rosanero ma anche nei confronti di quegli interlocutori che guardano ancora con interesse ad un acquisto della società rosanero nel prossimo futuro. Le vicende legate ai controlli della Finanza sono stati infatti il pretesto per il patron friulano di riportare in auge una figura che i palermitani hanno conosciuto parecchi mesi fa ma che, in altrettanto poco tempo, hanno rimosso per le proprie scarse garanzie fornite.

Il nome di Frank Cascio come nuovo presidente del Palermo, pronto a subentrare a quello che può essere definito un suo connazionale come Baccaglini, è stato infatti rilanciato dallo stesso Zamparini che in merito alla gravità dell’indagine ha tenuto a sminuirla davanti al suo interlocutore con un sms distensivo ‘Non ti spaventare, in Italia sono così’ in primis per mantenere vivo l’interesse di quello che attualmente sembra essere l’unico davvero convinto ancora nel passaggio di consegne al vertice della società e poi, ma non meno importante, per disinnescare almeno mediaticamente un argomento come quello relativo ad un’indagine ufficiale sui conti del gruppo che non va comunque presa sottogamba.

Proprio i controlli non sembrano preoccupare Zamparini, che ha sempre difeso ad oltranza la sua gestione considerandola impeccabile dall’alto poi di altri procedimenti che lo hanno alla fine visto assolto, dunque adesso concentrato a comprendere come meglio tornare a prendere le redini di un cavallo imbizzarrito com’è attualmente il Palermo, evitando di far del male a se stesso e a chi lo circonda, in questo particolare momento tutti i tifosi rosanero che lo appoggiano ma che contemporaneamente lo contestano. L’esempio fatto gruppo della ‘Curva nord 12’ che ha parlato di uno Zamparini “Riuscito a mettersi tutti contro, l’artefice di tutto questo”, dovrebbe poi far riflettere il patron che nel prossimo campionato di serie B avrà necessariamente bisogno di tutto il sostegno possibile per la sua squadra.

Una squadra sulla cui costruzione, in vista del ritiro e poi dell’inizio dei primi impegni ufficiali, Zamparini ha gettato un’ombra con le ovvie difficoltà legate al convincere i giocatori ad accettare una piazza che al momento vive un momento di flessione ma tanta voglia di ripartire al più presto per gettarsi alle spalle l’ultima disgraziata stagione. A giudicare dalla discrepanza fra giocatori ceduti per far cassa ed i pochissimi arrivi si può dunque ipotizzare che il piano dell’ex presidente sia già attivo e che i recenti fatti possano solo aggravare una situazione già di per sè ferma. Le incognite dunque sul futuro del club permangono con al momento uno Zamparini che continuerà a fare il bello ed il cattivo tempo prolungando il suo mandato da proprietario.


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