Infarto, la terapia del sonno

Infarto, perché dormire tanto può aiutare a guarire

Cosa ha rivelato un nuovo studio
LO STUDIO
di
1 min di lettura

ROMA- Dopo un infarto il corpo riceve il comando di rimanere sonnolento per favorire la guarigione del muscolo cardiaco e ridurre l’infiammazione: la scoperta grazie un lavoro pubblicato su Nature, e condotto presso la Icahn School of Medicine a Mount Sinai.

Si tratta della prima ricerca che dimostra come cuore e cervello comunichino tra loro tramite il sistema immunitario per promuovere il sonno e il recupero dopo un grave evento cardiovascolare. I risultati suggeriscono che il sonno dovrebbe essere una priorità nella gestione clinica post-infarto, incluse le cure in terapia intensiva dove il sonno è spesso interrotto, e nella riabilitazione cardiaca.

“Questo studio dimostra per la prima volta che il cuore regola il sonno durante un danno cardiovascolare usando il sistema immunitario per inviare segnali al cervello”, afferma l’autore principale Cameron McAlpine.

“I nostri dati mostrano che dopo un infarto il cervello subisce cambiamenti profondi che aumentano il sonno, e nelle settimane successive si osserva un incremento della necessità di dormire”.

Abbiamo scoperto che l’infiammazione neurologica e il reclutamento di cellule immunitarie chiamate monociti nel cervello è una risposta adattativa benefica che aumenta il sonno per facilitare la guarigione del cuore e ridurre l’infiammazione dannosa”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI