Influenza, la previsione: "A Natale oltre un milione di casi"

Influenza, la previsione: “A Natale oltre un milione di casi”

Baci, abbracci, scambi di regali e viaggi faciliteranno la circolazione del virus

L’epidemia influenzale accelera in Italia e i dati settimanali confermano una crescita rapida delle infezioni respiratorie. “Negli ultimi 7 giorni monitorati abbiamo avuto più di 800 mila casi” e l’andamento resta in aumento.

Secondo le stime, “nella settimana clou del Natale potremmo arrivare a superare il milione” di contagi. È la previsione indicata da Fabrizio Pregliasco, intervenuto su Adnkronos Salute dopo la pubblicazione dell’ultimo report della rete di sorveglianza RespiVirNet.

Il bollettino segnala una forte presenza dei virus influenzali di tipo A, con una predominanza del sottotipo H3N2. In evidenza anche la diffusione della variante K, già definita “super influenza” in diversi Paesi europei, tra cui il Regno Unito, dove l’attuale stagione influenzale sta determinando un carico rilevante sui servizi sanitari.

Nel contesto nazionale, l’epidemia non ha ancora raggiunto la fase di stabilizzazione. “Siamo ancora in una fase di crescita, testimoniata dall’importanza dell’incidenza nella fascia d’età più giovane, 0-4 anni in particolare, e 5-14, che sono un po’ il segno della spinta in avanti dell’epidemia”, osserva Pregliasco che ricopre anche l’incarico di direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’Università Statale di Milano e di direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio.

Influenza, perchè il picco è previsto a Natale

Le festività natalizie potrebbero incidere ulteriormente sull’evoluzione del quadro epidemiologico. “Presumibilmente le feste saranno un elemento facilitante”, avverte l’esperto, richiamando l’impatto di “viaggi, i baci e abbracci” e dei numerosi “momenti di contatto” tipici del periodo. Sul fronte delle prospettive a breve termine, lo scenario resta improntato alla prudenza.

“Alla riapertura delle scuole vedremo ancora un incremento – conclude il virologo – e quindi il picco” dei casi stagionali “che arriverà – si può stimare – poco dopo le festività”, in linea con quanto osservato negli anni precedenti.

Boom di polmoniti, l’allarme di Bassetti

A destare allarme è anche la crescita dei casi di polmonite, una criticità evidenziata da Matteo Bassetti. “C’è un aumento anche in Italia dei casi gravi”, ha avvisato. Il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova ha messo in guardia gli italiani anche sulla variante K dell’influenza.

Secondo lui, il picco si registrerà “la prima e seconda settimana di gennaio, con un disastro nei nostri ospedali, con un sacco di gente a casa. E quindi sarà un momento in cui dovremmo naturalmente affrontare il problema tutti insieme”.

“I sintomi, purtroppo, quest’anno durano un po’ più a lungo del solito. Si arrivano alle forme influenzali che durano anche 7-8-9 giorni- ha spiegato il noto infettivologo – C’è un doppio picco. Uno iniziale di febbre, che arriva molto alto (39-40), poi va a stare un po’ meglio. Ma successivamente c’è un momento in cui si ritorna ad avere la febbre molto alta”.


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