Altri due tunisini, ospiti del centro d’accoglienza di Lampedusa, sono stati trasferiti ieri sera con l’elisoccorso nell’ospedale ”Cervello” di Palermo dopo avere ingoiato alcune lamette da barba. Sono complessivamente una trentina i tunisini che negli ultimi giorni hanno attuato questa forma di protesta per evitare di essere rimpatriati. Una situazione che è stata denunciata dal responsabile del Poliambulatorio dell’isola, Pietro Bartolo, che sottolinea l’inadeguatezza della sua struttura per far fronte a questa emergenza sanitaria. La notte scorsa un altro tunisino è stato trasferito, sempre con elisoccorso del 118, per i sintomi di una pleurite, all’ospedale ”San Giovanni di Dio” di Agrigento.
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