CATANIA – Nasce il cantiere d’innovazione “Trasparenza e legalità”. Domani alle ore 16.00 presso la “Sala delle Adunanze” del Palazzo di Giustizia di Catania – Piazza Verga – alla presenza del Presidente di Corte di Appello, Giuseppe Meliadò, e della Presidente Facente Funzioni del Tribunale di Catania, Adriana Puglisi, verrà presentato agli Ordini Professionali, ai professionisti e a tutti i cittadini interessati, il cantiere di innovazione “Trasparenza e legalità”. Il cantiere è frutto della collaborazione che gli Uffici Giudiziari del Distretto di Corte d’Appello di Catania hanno avviato con la Regione Siciliana e il FormezPA già dal 2015, con l’obiettivo di avviare un percorso di innovazione e miglioramento organizzativo presso gli Uffici Giudiziari della Regione denominato “Percorsi Giustizia”, finanziato a valere sul PO FSE 20142020 Asse IV Capacità Istituzionale ed Amministrativa.
Nell’ambito del Progetto regionale “Percorsi”, una delle attività di maggiore rilievo è attualmente quella finalizzata a migliorare e semplificare i processi di selezione e scelta dei professionisti incaricati dai magistrati come consulenti tecnici e periti nel corso dei procedimenti civili e penali. Il miglioramento delle procedure sopra citate è direttamente collegato all’aumento degli standard di trasparenza e perequazione degli incarichi richiesti oggi dalle direttive emanate dal CSM nel corso del 2016. Gli obiettivi delle attività sono quelli di rendere visibili e trasparenti le modalità di iscrizione negli Albi CTU e Periti del Tribunale da parte dei Professionisti, parallelamente il cantiere sta sviluppando strumenti di monitoraggio e reportistica degli incarichi già conferiti, con il fine di effettuare un controllo periodico della distribuzione degli incarichi tra i professionisti iscritti agli Albi del Tribunale e verificare la congruità dei compensi liquidati in relazione all’attività effettivamente prestata dal consulente nel corso del processo.
L’esperienza del cantiere “Trasparenza e legalità”, avviata ad ottobre 2016, ha già raggiunto l’obiettivo di “migrare” gli attuali Albi CTU e Periti, finora conservati in forma cartacea, su una piattaforma telematica che permetterà agli attuali professionisti iscritti, oltre 5.500 Consulenti Tecnici D’Ufficio per i procedimenti civili e circa 500 periti accreditati per i procedimenti penali. La migrazione degli Albi CTU e Periti ad una piattaforma telematica sul web permette, già dal 3 aprile scorso, all’utente esterno di compiere la maggior parte delle attività necessarie per l’iscrizione e l’aggiornamento della propria posizione sugli Albi. Nello specifico, i professionisti già iscritti agli albi, previo accreditamento via web, potranno aggiornare le proprie informazioni e avere conto della propria posizione, i nuovi professionisti interessati all’iscrizione potranno invece istruire tutta la pratica telematicamente, attraverso un percorso guidato. D’altra parte i magistrati avranno finalmente a disposizione uno strumento aggiornato in tempo reale per la selezione e la valutazione dei professionisti da incaricare quali consulenti tecnici o periti. Il sistema “Albi Web”, fornito gratuitamente da Aste Giudiziarie Inlinea nell’ambito di una convenzione di servizio siglata con la Corte d’Appello, è accessibile direttamente dalla homepage del sito del Tribunale di Catania – www.tribunalecatania.it .
Il cantiere, parallelamente alla telematizzazione degli Albi, sta sviluppando un sistema di monitoraggio degli incarichi, sulla base delle estrazioni dei dati ufficiali, fornite periodicamente dal Ministero della Giustizia, che permetterà a vari livelli, a partire dal Presidente dell’Ufficio Giudiziario fino al singolo magistrato, di ottemperare agli obblighi di vigilanza sulla distribuzione degli incarichi tra i professionisti.
Le attività del cantiere “trasparenza e legalità” dopo un periodo di testing sul Tribunale di Catania, verranno diffusi come Best Practices agli altri Uffici Giudiziari del Distretto Giudiziario coinvolti nel progetto “Percorsi Giustizia” con l’obiettivo futuro di creare una buona pratica di accountability pubblica da diffondere sul territorio regionale e nazionale.
