CATANIA – Centomila metri quadri di laboratori, macchinari, spazi per ricerche e sperimentazioni nell’ambito delle energie rinnovabili: questo è l’ “Innovation HUB & Lab” che Enel ha inaugurato oggi a Passo Martino. Un campus tecnologico rivolto a start up, aziende nazionali ed estere che vogliano giovarsi dell’esperienza e della tecnologia realizzate proprio all’ombra dell’Etna dalla più grande produttrice mondiale di questo settore. “Crediamo in un modello di sviluppo industriale sostenibile”, sottolinea Antonio Cammisecra, Amministratore delegato di Enel Green Power, certo che i laboratori catanesi saranno –in larga parte lo sono già- un riferimento su scala internazionale, nonché un ragguardevole contributo all’economia territoriale. “Condizioni geografiche particolarmente felici ci aiutano, coniugando i mezzi a nostra disposizione con un luogo attraente”, fa notare Ernesto Ciorra, direttore Innovability dell’ente, “insomma, possiamo permetterci di pensare in grande”. La nuova struttura, dotata anche di spazi residenziali ed aree verdi, raccoglie già il plauso delle istituzioni pubbliche.
“Senza simili realtà, le università sarebbero soltanto cattedrali nel deserto, piene di cervelli”, afferma Antonio Terrasi, professore di Fisica sperimentale. “Se i nostri studenti sono indotti a proseguire gli studi all’estero, è anche per la carenza di strutture quali l’ ’Innovation Hub’ , dove poter sviluppare le proprie idee: l’università di Catania sarà sempre pronta ad accogliere e proporre simili iniziative, incoraggiando l’interazione con Enel”. Da Pisa passando per Cile, Brasile, Stati Uniti, Russia e Israele, fino a Catania oggi, si allarga così la rete degli Hub di Enel: 140 sono i progetti attivati fino ad oggi: di questi, quaranta sono italiani. Trentacinque, quelli divenuti salde realtà aziendali. La selezione è costante. “Alle start up che rispondano ai nostri criteri offriamo la nostra esperienza, i nostri esperti, la possibilità di verificare i progetti in modo da poter ottimizzarli”, spiega Fabio Tentori, responsabile Hub Innovation, “l’appoggio finanziario è garantito da una rete di istituti bancari”. Ha definito l’iniziativa “motivo d’orgoglio” per la provincia catanese il sindaco Pogliese. “Grande importanza ha pure il ruolo dell’università e la connessione a realtà internazionali, in un contesto generale che è ancora di crisi”. Criticità che non mancano alla zona industriale, ha precisato il primo cittadino, affermando che un cospicuo stanziamento –secondo un percorso già intrapreso dall’amministrazione Bianco- è stato predisposto per migliorare l’area. Nella quale si produce il 15 % del PIL regionale. La successiva visita attraverso i vari ambienti della struttura ha permesso di comprendere le proporzioni e il senso delle ricerche che si svolgo nell’”Etna Valley”: la produzione dei pannelli solari ed il loro costante aggiornamento si è snodata lungo 25 anni di esemplari progressivamente più performanti e meno costosi. Robot, camere climatiche, strumenti per misurare lo stress meccanico, droni ed accumulatori innovativi: appena uno scorcio su tecnologie che i prossimi anni vedranno probabilmente diffondersi a livello massivo. Tra le pareti del laboratorio del CNR, anche un inedito sistema di misurazione del colore sanguigno attraverso la corteccia cerebrale, utile a tenere sotto controllo malattie come morbo di Alzheimer ed epilessia. “Le celle fotovoltaiche convertono la luce in energia, così come nelle foglie avviene la fotosintesi”: con tale efficacia il dottor Cammisescra ha chiarito a tutti i l funzionamento dei pannelli solari. E forse anche il senso di un percorso verso le energie rinnovabili: forse non semplice, ma naturalmente lineare.