Inquinamento nell'area Junghetto: intervento di Polizia provinciale e Guardie Eps

Inquinamento nell’area Junghetto: intervento di Polizia provinciale e Guardie Eps

Un sito deturpato da tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi di ogni genere. (Foto di repertorio)

CATANIA. Lo scenario che si presenta agli occhi di chi percorre la Strada Galici, nella zona dei Mercati Agro Alimentari Sicilia (M.A.A.S.), una strada in terra battuta di proprietà del Comune di Catania, di collegamento fra la S.P. 70/I e la S.S. 417, in C/da Jungetto, è quello di un’area deturpata da tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi di ogni genere.
Tale ingente quantitativo di rifiuti, derivanti da attività produttive (officine di gommisti, officine meccaniche, ditte di lavori edili, carrozzieri ed altre) o prevenienti da abbandoni di privati posti sul margine di buona parte della lunghezza della strada di Km 2,700, viene combusto sistematicamente sui luoghi da mani ignote, per ricavare spazio per altri abbandoni.

In questo contesto, sono state effettuate dal Consorzio di Bonifica n. 9 le operazioni di pulizia e manutenzione del canale Galici, in previsione dell’avvicinarsi della imminente stagione invernale.
I suddetti interventi consistevano nel prelevamento con un escavatore di quantitativi di fango, sfalcio di canne e varie tipologie di rifiuti speciali e pericolosi quali pneumatici, eternit, poliuretano espanso, ingombranti, plastica e vari, presenti sul fondo del canale, che venivano portatati sul bordo della strada di terra battuta, sovrapponendoli ai grossi cumuli dei rifiuti sopra menzionati, rendendo impossibile la suddivisione fra quelli esistenti sui luoghi e quelli derivanti dal canale. 
Tale condotta aumentava il rischio di aumento di ulteriori incendi in quanto il rifiuto vegetale essiccandosi, avrebbe alimentato e favorito la combustione dei rifiuti sottostanti e di quelli miscelati fra lo sfalcio di canne. Nelle immediate adiacenze si trovavano, altresì, grossi cumuli di guaina di gomma e pneumatici. 

L’illecito si configura nella violazione dell’art. 192 comma 1, sanzionato dall’art. 256 comma 1 e 2 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., in quanto i rifiuti venivano depositati, sparsi e movimentati su nudo terreno, senza avere effettuato preliminare caratterizzazione.
Tale condotta originava, pertanto, un potenziale inquinamento del suolo, e rendeva impossibile la successiva “valutazione tecnica, finalizzata all’individuazione del materiale effettivamente, direttamente ed oggettivamente riutilizzabile, senza essere sottoposto ad alcun trattamento.” prevista dall’art. 230 comma 1 del D.Lgs 152/2006, resa impossibile dalle modalità di gestione del rifiuto raccolto.

Tale illecito veniva riscontrato dalla Polizia Provinciale di Catania, in collaborazione con le Guardie Particolari Giurate dell’E.P.S. Sezione Provinciale di Catania.
I lavori di pulizia del canale non venivano sospesi dall’organo accertatore per dare all’Ente la possibilità di completare la manutenzione della rete di scolo, ma si diffidava alla corretta gestione dei rifiuti prodotti per tali operazioni. La salvaguardia del suolo è fondamentale per la tutela della salute umana, ma risulta difficile dall’esiguità del numero del personale addetto al controllo del territorio.


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