CATANIA – “Catania si trova a fare i conti con una situazione di inquinamento atmosferico sempre più critica. Sulla base dei dati pubblicati da Legambiente e divulgati negli scorsi giorni si continuano a superare nella nostra città i limiti delle polveri sottili PM10 – le cui concentrazioni dovrebbero essere ridotte addirittura del 35% – e PM2.5, oltre quelli di biossido di azoto NO2 stabiliti dall’unione Europea, con gravissime conseguenze per la salute pubblica e per l’ambiente.
Lo dichiara la coordinatrice Mpa di Catania, Pina Alberghina, che aggiunge: “Siamo dinanzi ad una vera e propria emergenza sanitaria. L’inquinamento atmosferico e l’esposizione prolungata a livelli elevati di PM10 e PM 2.5 che, notoriamente, è causa di malattie respiratorie, cardiovascolari e tumorali, rende ancora più vulnerabili anziani, bambini e soggetti con patologie croniche pregresse”.
“Sono tutti dati allarmanti – spiega – che impongono di intervenire con misure urgenti e concrete in tutti i settori responsabili di emissioni inquinanti, a cominciare dal traffico veicolare, dagli impianti di riscaldamento, impianti industriali, porti e rifiuti. In quest’ultimo caso, peraltro, Catania si prepara ad affrontare un nuovo importante cambiamento ovvero la costruzione dei termovalorizzatori”.
“Tutto ciò dovrà – conclude Alberghina – essere accompagnato da una campagna di sensibilizzazione, informazione e formazione di tutta la comunità locale sulle questioni ambientali. È importante e, in questo senso, confidiamo in una concreta presa d’atto da parte di tutte le forze di maggioranza e non, che per arrivare pronti all’agenda 2030 sia necessario tutelare il bene alla salute di tutti noi”.