Catania – “Perche’ Catania possa rivendicare a pieno titolo l’insediamento del futuro stabilimento di Intel, cosi’ come per altre multinazionali, occorre che anche in Sicilia la politica e gli attori dello sviluppo socio-economico sappiano fare squadra, come succede in altre aree del Paese, ma, responsabilmente. Ciascuno deve fare la propria parte: servono zone industriali ben infrastrutturate, efficienza dei servizi, assi viari internodali funzionanti, investimenti nella formazione della forza lavoro. E occorre una strategia partecipata con le parti sociali”. Cosi’ Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, che la settimana scorsa e’ stata la prima organizzazione sindacale con la Fim a lanciare l’appello per lo stabilimento Intel, commenta la dichiarazione del presidente Nello Musumeci sulla querelle Catania-Torino.
“Fa bene il presidente Musumeci – aggiunge – a evidenziare che la Sicilia puo’ offrire competenze e intelligenze con i suoi centri di ricerca come quelli presenti a Catania e nella zona industriale etnea che gia’ ospita importanti insediamenti tecnologici. Finalmente la politica ha squarciato il velo di quell’assordante silenzio che sa tanto di indifferenza. Pero’, se non si passa dalla enunciazione ai fatti, corriamo il rischio che un bisogno primario sociale qual e’ il lavoro possa essere oggetto di ‘schermaglie’ politico-ideologiche”.
“Il presidente Musumeci, la deputazione regionale e nazionale, tutti coloro che lavorano per il bene comune – ribadisce – vadano oltre le enunciazioni e dimostrino con concretezza di fare quadrato, generando quelle condizioni che rendano l’area metropolitana di Catania attrattiva e, dall’altra parte, chiedendo ai decisori’ nazionali di restituire a Catania il giusto ruolo che merita nel campo dell’industria del Sud”. (ANSA).