Sono 743 i dipendenti dell’Amia denunciati questa mattina per interruzione di pubblico servizio, dagli agenti della Digos della questura di Palermo. I dipendenti dal 30 ottobre al 6 novembre 2009, pur timbrando i cartellini, si rifiutavano di lavorare. Già la sera del 2 novembre scorso si erano presentati, senza preavviso, presso il deposito di Via Ingham, cento manifestanti che avevano impedito l’uscita dei mezzi fino all’intervento della polizia che aveva ristabilito il regolare servizio. In seguito a questo episodio venivano denunciati per interruzione di pubblico servizio, minaccia aggravata e promozione e partecipazione a manifestazione non preavvisata, 24 dipendenti dell’Amia e un sindacalista. Inoltre venivano denunciati altri due dipendenti Amia per essersi rifiutati di prendere servizio a causa della manifestazione che si svolgeva all’esterno.
In seguito all’indagini gli agenti della Digos scoprivano inoltre che i lavoratori in questione, da circa otto giorni, non uscivano dai depositi per svolgere il loro regolare servizio e si dichiaravano in stato di agitazione, nonostante nessuna sigla sindacale lo avesse proclamato.Dopo questo episodio, le successive indagini hanno evidenziato l’inadempienza di 743 dipendenti Amia che hanno giustificato il loro operato asserendo ritardi nei pagamenti mensili.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo