Parla il sindaco Lagalla: Grande Sicilia, Schifani, il 'caso Pennino'

“Grande Sicilia può essere il nuovo. Nulla da rimproverare a Pennino”

Intervista al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla
L'INTERVISTA
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3 min di lettura

Professore Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, che cos’è ‘Grande Sicilia’?
“Una aggregazione che si propone, alla luce dei cambiamenti in corso, di realizzare un nuovo modo di fare politica che parli alla gente e tenga in considerazione merito e competenza prima dell’appartenenza”.

Roberto Lagalla, in questa chiacchierata, indossa maggiormente le vesti di demiurgo politico, più che quelle di primo cittadino, seppure non manchi di riferire la sua sullo stato della città. ‘Grande Sicilia’: è questo, notoriamente, il nome del partito fondato con Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè, presentato ad Enna. Segue conversazione a tema.

D’accordo, ma qualche malevolo potrebbe obiettare: devono essere proprio tre politici con tanti anni di esperienza a rappresentare l’innovazione?
“Ma non c’è un fatto generazionale in politica, contano le idee. Anche noi tre possiamo essere il nuovo, per dirla in sintesi. I giovani vanno ascoltati e rispettati, anche loro possono ascoltare e imparare qualcosa”.

Repetita iuvant: dove vi collocate?
“In un’area riformista, moderata e liberal-democratica, saldamente ancorata al centrodestra”.

Il Grande Centro è un obiettivo perseguibile, almeno per voi?
“In questo momento lavoriamo a un esperimento regionale che ha il carattere dell’inclusività, che guarda, a livello nazionale, lo riconfermo, allo stesso segmento della coalizione di centrodestra”.

Spesso, i centristi trovano complicato andare d’accordo…
“Non credo che sia così complicato. Magari alcuni amici sono abituati ad agire in proprio. Occorre compiere uno sforzo, nella prospettiva di connessioni più ampie e ariose, non cercando di acquisire questo o quel potere”.

A chi vi rivolgete?
“A tutti, pure ai delusi da altre esperienze di una parte del centrosinistra”.

Com’è il rapporto tra di voi?
“Ottimo, ognuno ha le proprie caratteristiche, ci uniscono elementi fondamentali quali l’attenzione ai giovani, il merito e l’innovazione”.

Le prossime mosse?
“Stenderemo un programma dettagliato e dovremo essere presenti sul territorio e nelle istituzioni, cominciando a ragionare proprio con i delusi. Ci stiamo preparando per gli appuntamenti elettorali. Le Provinciali sono dietro l’angolo”.

Ora parliamo col sindaco di Palermo. Quali sono i motivi dell’incombente sostituzione dell’assessora alle Attività sociali, Rosi Pennino?
“E’ una richiesta di Forza Italia, una loro dinamica interna, comunicata formalmente e politicamente perentoria. Stiamo mettendo a punto gli adempimenti”.

Come valuta i risultati di Pennino?
“Non ho nulla da rimproverarle, si è comportata in modo eccellente e non abbiamo avuto alcun problema”.

La differenziata, specialmente in centro?
“Non ci fermeremo e aumenterà, anche a dispetto della resistenza di alcuni. Sapevamo che in centro storico saremmo andati incontro a problemi, ma, con i grandi sforzi della Rap da una parte e i controlli dall’altra, stiamo cercando di migliorare il trend giorno dopo giorno come già successo a Mondello e Sferracavallo per esempio”.

Dalla kermesse di ‘Grande Sicilia’ sono arrivate ulteriori conferme sulla ricandidatura del presidente della Regione, Renato Schifani.
“Certamente, il presidente Schifani sta ottenendo dei risultati importanti e dei numeri confortanti che lo vedono nella condizione naturale di succedere a se stesso”.

E lei, sindaco?
“Se sarà lo stesso per me, come credo, pure io potrò porre agli alleati la questione della mia riconferma”.


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