Cento milioni di euro per la bonifica ambientale delle aree ex Isaf (industria siciliana acido fosforico, in liquidazione) e per la realizzazione di una centrale fotovoltaica, saranno spesi dalla Syndial, società del gruppo Eni nel petrolchimico di Gela. Il progetto è stato presentato oggi in prefettura, a Caltanissetta, e fa parte del pacchetto di investimenti da 500 milioni di euro che l’Eni realizzerà a Gela nei prossimi tre anni. La fase più importante dell’intervento è la messa in sicurezza della discarica di “fosfogessi” (uno scarto della produzione di acido fosforico) su cui sono previsti gli interventi di bonifica. Si tratta di un bacino di 50 ettari e del volume di 5 milioni di metri cubi che sorge a est del petrolchimico Eni. L’impianto Isaf (società a capitale misto Enichem – Regione Siciliana, al 50%) venne realizzato nel 1966, nell’isola 9 del petrolchimico, per produrre fertilizzanti e fu fermato definitivamente nel 1992. La Syndial (subentrata a Enichem) bonificherà il sito e realizzerà nei prossimi mesi anche un impianto di trattamento del percolato nonché una centrale fotovoltaica di 5-7 Mw, per conto dell’Enipower, in grado di assicurare energia a tremila famiglie. Ci sarà occupazione per 60 lavoratori. Il via alla costruzione dell’impianto fotovoltaico è previsto per il 30 giugno 2011. E’ stato assicurato che verranno utilizzate manodopera e imprenditoria locale. Saranno inoltre potenziati i controlli antimafia. “L’iter autorizzativo è stato particolarmente lungo e complesso” – ha detto l’amministratore delegato dell’azienda, Sergio Polito – perché intendiamo rispettare e far rispettare alla lettera i protocolli di legalità”. Il prefetto, Vincenzo Petrucci ha annunciato che, per la gestione dei 500 milioni di euro di investimenti, “la prefettura si avvarrà di un gruppo speciale di monitoraggio che controllerà il flusso di spesa per evitare infiltrazioni mafiose”.
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