PALERMO – Dalla comunità che ospita un numero di ragazzi maggiore di quello autorizzato, fino a quella che avrebbe fatturato due volte lo stesso servizio. Ma ci sarebbero anche cooperative che, pur avendo messo in cassa integrazione alcuni dipendenti, avrebbero continuato a fatturare i servizi all’amministrazione comunale. Le segnalazioni sono arrivate nei giorni scorsi all’assessore comunale ai Servizi sociali Giuseppe Mattina, che adesso chiede ufficialmente al Segretario generale del Comune di Palermo di fare chiarezza sull’attività degli enti che gestiscono i servizi per i quali l’Amministrazione sborsa ogni anno circa 19 milioni di euro.
Sotto la lente di ingrandimento ci sarebbero alcune cooperative che si occupano dell’assistenza di minori italiani, tra cui una che ha anche ricevuto una diffida da parte della Regione, perché come accertato anche dall’Asp, ospiterebbe sedici ragazzi anziché dieci, ovvero il numero autorizzato. Eppure in base alla banca dati del Comune, nella struttura ne sarebbero presenti nove. Irregolarità e criticità su cui l’assessore vuole fare luce, chiedendo con urgenza apposite relazioni “per attivare – scrive Mattina – quanto necessario per tutelare l’Amministrazione e valutare eventuali profili di natura penale, visto che sarà necessario denunciare i ‘furbetti'”.
Nel dettaglio, le segnalazioni riguardano tre enti che gestiscono servizi comunali. In un caso sarebbero state utilizzate le misure previste dall’emergenza Covid-19 per fare incassare la cassa integrazioni ai dipendenti , ma la cooperativa avrebbe continuato a fatturare al Comune, dichiarando di proseguire l’attività nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. Un’altra comunità-alloggio avrebbe invece emesso doppie fatturazioni per gli stessi periodi e gli stessi minori ospitati, tentando quindi l’incasso, per due volte, dello stesso servizio.
“Su circa cento strutture che ospitano minori e mamme, la stragrande maggioranza opera con professionalità e passione, garantendo servizi di grande qualità, nonostante una normativa e dei tariffari regionali decisamente inadeguati – dice l’assessore Giuseppe Mattina -. Il Comune è particolarmente attento a che queste strutture rispettino alti standard di qualità dei servizi e procedure amministrative trasparenti e rispettose dei diritti di tutti, a partire dai propri dipendenti e operatori”. A sottolineare la necessità degli accertamenti anche il sindaco, Leoluca Orlando: “I diritti dei lavoratori, dei bambini e delle mamme ospitati nelle comunità è la nostra prima ed assoluta priorità. I controlli svolti dal Comune o dall’Asp hanno evidenziato alcuni casi, per fortuna pochissimi ma non per questo meno gravi, di irregolarità amministrative e violazioni dei diritti dei lavoratori. Sono violazioni inaccettabili di cui pagano le conseguenze i più fragili.”