PALERMO – Dopo la retrocessione dello scorso anno, il centrocampista del Palermo Mato Jajalo si sente in debito con la città intera. Un tema di cui torna a parlare dopo un lungo silenzio: “La retrocessione ha lasciato un trauma – racconta Jajalo al Corriere dello Sport- Abbiamo giocato male, eravamo più forti di almeno dieci squadre. I cambi di allenatore, se non sono alibi, ci hanno impedito di trovare la vera identità. Ora, sono tornati i sorrisi. In vacanza avevamo ancora un tarlo in testa. Siamo in debito e lo sappiamo. C’è voglia di voltare pagina e di pensare al nostro obiettivo, la promozione in Serie A”.
Una massima serie da riconquistare per il Palermo con una stagione che è già iniziata bene con la Coppa Italia: “Ci ha fatto piacere l’entusiasmo dopo la vittoria in Tim Cup – ammette Jajalo – applausi anche per chi, come Posavec, Trajkovski ed il sottoscritto è stato bersaglio dei tifosi. Ora Cagliari, per capire se siamo alla pari di una squadra di Serie A. Sfida da svolta. Vincere per recuperare coraggio, rispetto e gonfiare il petto in Serie B”.
Il futuro di Jajalo sarà ancora a Palermo a dispetto delle voci di mercato dei mesi scorsi: “Non è vero che ho chiesto di andare via. Come le storie dell’Udinese e del ritorno in Germania, inventate. Chi mi conosce sa che non lascerei mai Mondello, potrei terminare la carriera qui. Si fa presto ad amare Palermo che ha anima e mentalità speciali”.