La Bapr ha attivato una raccolta fondi in soccorso dei profughi ucraini che giungono in Sicilia a causa dell’attuale emergenza bellica.
I fondi raccolti saranno utilizzati dalle Caritas siciliane già impegnate nell’assistenza dei profughi ucraini giunti sul nostro territorio e pronte ad accoglierne altri attraverso i corridoi umanitari attivati dalla Caritas Italiana. L’importo verrà distribuito dalla Caritas Diocesana di Ragusa, nel ruolo di referente delle Caritas presenti in Sicilia, in funzione del numero di profughi ucraini da ciascuna Caritas presi in carico.
I versamenti potranno essere effettuati sul codice Iban:
IT31N0503617000CC0001006272
Causale: “Emergenza profughi ucraini in Sicilia”
Inoltre, con un provvedimento autonomo e certamente molto impattante, la Direzione della Bapr ha deciso di aiutare anche gli ucraini residenti in Sicilia impegnati nel ricongiungimento familiare: a tutti loro saranno azzerate le spese e le commissioni legate al conto corrente, per 12 mesi.
“Sono molto grato alla Banca Agricola Popolare di Ragusa per quanto sta facendo – è la dichiarazione di Monsignor Giuseppe La Placa, Vescovo della Diocesi di Ragusa – e la collaborazione della nostra Caritas è stata immediatamente garantita per poter realizzare un progetto il più possibile efficiente ed efficace. Il conto corrente bancario servirà infatti a raccogliere fondi per gli ucraini che chiedono ospitalità nella nostra Sicilia. È un atto d’amore per chi ha vissuto il terrore, la distruzione e adesso trova rifugio nella nostra terra. Pertanto – conclude il Vescovo – io prego tutti i siciliani, in particolare i fedeli cristiani, a versare quanto riterranno per dare un concreto aiuto, un sostegno che è diventato fondamentale per la sopravvivenza di chi – senza colpa – si trova in una guerra assurda, come tutte le guerre che l’uomo si ostina a utilizzare per la risoluzione di problemi che invece vengono amplificati”.
“Siamo chiamati, tutti, a fare la nostra parte – dichiara Arturo Schininà, Presidente di Bapr – perché la guerra è crudele, con tutti i protagonisti del conflitto e soprattutto con i civili che sono assolutamente indifesi. In attesa che la diplomazia e soprattutto il buon senso prevalgano e si chiudano le ostilità fatte di sangue e morti, di bombe e di freddo, dobbiamo essere generosi e provvedere ai bisogni di quei nostri fratelli. Pertanto – conclude il dottor Schininà – nel ringraziare la Caritas e S.E. il Vescovo La Placa per la pronta risposta alla nostra volontà di dare un aiuto, mi appello a tutti i Siciliani per dare il proprio contributo versando sul conto corrente che abbiamo appositamente aperto in collaborazione con la Caritas e così sostenere i profughi ucraini che la generosa terra di Sicilia ospiterà con la tradizionale accoglienza”.