Resta cauto Raffaele Lombardo, mantenendo le distanze dal presidente del Consiglio. Ai giornalisti che oggi ha ricevuto in conferenza stampa a palazzo d’Orleans, ha ribadito quanto ieri era scritto sul suo blog: “Sono soddisfatto – ha detto – di un’attenzione che prima non c’era. Il presidente Berlusconi ha assunto degli impegni sui quali i lampedusani e il governo regionale vigileranno”.
L’assessore al Territorio Gianmaria Sparma, anche lui presente alla conferenza stampa, ha fornito invece i numeri sull’attuale situazione a Lampedusa: “In 2316 – ha spiegato l’assessore – sono stati portati via. Adesso stazionano due navi al porto di Lampedusa”. Il mare agitato infatti, sta creando alcune difficoltà al trasporto dei migranti via mare: “L’operazione ha subito rallentamenti in quanto le condizioni meteorologiche impediscono alle navi di partire, anche se dall’altra parte impediscono nuovi sbarchi. Fino alla mezzanotte di ieri sera sono arrivati in 470. A Lampedusa restano in quasi 4000”. “I tempi prospettati da Berlusconi – ha poi aggiunto Sparma – potranno essere rispettati se le condizioni meteo non peggiorano. Il commissario straordinario ha inoltre interrotto i voli da Lampedusa in quanto – ha concluso – considera sufficiente il trasporto via mare”.
“È essenziale – ha inoltre commentato l’assessore al Turismo del Comune di Lampedusa Pietro Busetta – bloccare l’immigrazione sull’isola con l’ausilio di una nave, un’idea che tra l’altro è arrivata dal Comune di Lampedusa”. Le speranze della piccola isola restano comunque vincolate alle azioni del Premier. Il governatore ha apprezzato la proposta di alleggerire il peso fiscale sull’isola e ha annunciato che la regione è disponibile a fare la propria parte per ospitare gli immigrati. Ma ha continuato a sostenere l’ipotesi di “scendere in piazza”, lanciando nuovamente l’affondo sui metodi finora adottati dal governo nazionale: “Bontà loro, questo governo che doveva essere il più federalista adotta provvedimenti di un governo che più centralista non si può”.
Nessuna pace dunque, perché, a detta di Lombardo, non ce n’era bisogno: “Non abbiamo mai litigato – ha precisato il governatore -. Lui è il presidente del consiglio io il presidente della regione Sicilia. Non c’è dubbio che ci siano distanze politiche”. In risposta alle domande dei giornalisti, Lombardo non ha risparmiato critiche sul federalismo municipale – “massacrante” per i comuni siciliani – e sul processo breve: “Il sospetto di una strumentalizzazione a fini non disinteressati è pressoché fondato”.
Così, quanti lo accusano di aver fatto da “spalla” al presidente del Consiglio, durante la sua visita a Lampedusa, come il senatore Pd Enzo Bianco, Lombardo replica: “E’ stata la nostra presenza costante a indurre il presidente Berlusconi a venire sull’isola”. Il presidente della Regione ha poi annunciato che si recherà a Birgi, dove l’aeroporto civile resta aperto solo parzialmente: “Andrò a dare un’occhiata anche alla tendopoli – ha anticipato -, che trovandosi in aperta campagna, dopo le voci del rimpatrio forzato, non dà ancora garanzia di sicurezza. E poi lì intorno ci sarebbero anche residui di amianto. Ricordiamo – ha ribadito – che un aeroporto esclusivamente militare c’è, ed è quello di Sigonella”.
Infine un appello lanciato dal governatore per favorire una ripresa dell’economia lampedusana: “Ci sono spiagge più belle di quelle alle Maldive: a Lampedusa si parla italiano e si mangia bene. Sarebbe una scelta intelligente trascorrere lì le nostre vacanze”. E dopo aver scherzato sull’effettivo acquisto della casa di Berlusconi, quando i giornalisti stavano per lasciare la sala degli Specchi, è stato Lombardo a rivolgere loro una domanda: “Ma la barzelletta di Berlusconi.. l’avete sentita?”