PALAGONIA – Francesco Guzzardi, l’ottantacinquenne di Palagonia che ha ucciso il figlio sgozzandolo con una roncola, ha confessato tutto innanzi il Gip. L’uomo ha ammesso di aver ucciso il proprio figlio la notte di giovedì 27 agosto.
Le motivazioni alla base del gesto
L’omicidio sarebbe scaturito da diverbi legati a motivi economici. Guzzardi avrebbe colpito il figlio Massimo, 47 anni, con più colpi di roncola. Quello alla gola è risultato fatale e a nulla è valso l’arrivo dei sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che costatarne il decesso.
Per i carabinieri del comando compagnia di Palagonia, è stato semplice ricostruire sin dalle prime ore la dinamica con la quale era avvenuto l’omicidio.
Le testimonianze
Alcune versioni rese dai familiari, ascoltati in caserma non avevano convinto gli investigatori che, nelle ore susseguenti i fatti avevano riscontrato delle discrasie nei racconti, avvalorando così l’ipotesi che effettivamente potesse essere stato l’anziano padre a compiere l’omicidio.
Le immagini della videosorveglianza
Utili alla ricostruzione dei fatti, oltre ai rilievi effettuati sul luogo del delitto, anche le immagini delle telecamere di video sorveglianza.
L’uomo è, subito dopo l’omicidio, uscito dalla propria abitazione in compagnia della propria moglie per recarsi in un locale vicino per chiedere aiuto. Questo particolare non è passato inosservato agli inquirenti che hanno così potuto smontare altre improbabili ricostruzioni dei fatti.
L’interrogatorio
Francesco Guzzardi, dopo ore di interrogatorio, ha ammesso agli inquirenti ogni responsabilità, dando inoltre indicazioni utili al ritrovamento della roncola con la quale aveva commesso l’omicidio. L’arma è così stata rinvenuta e sulla superficie c’erano, evidenti, tracce di materiale ematico. In questi giorni, sulla salma di Massimo Guzzardi verrà effettuata l’autopsia. Il padre è stato nuovamente posto ai domiciliari presso un centro di assistenza per anziani.