L'intensa giornata di Galvagno: tra Miccichè, Meloni e La Russa

L’intensa giornata di Galvagno: tra Miccichè, Meloni e La Russa

Una elezione raccontata tra dietro le quinte e retroscena: in attesa della prima uscita ufficiale con l'arrivo di Mattarella.

CATANIA. Le dichiarazioni di Miccichè erano state appena riprese anche dalle agenzie di stampa. Quel “Io non lo voto” era la (personalissima) strada sbarrata a Galvagno, almeno nelle prime due votazioni (di scrutini, alla fine, ne serviranno proprio appena due).
Un’uscita che, ieri mattina, fa subito il passaparola dei deputati che si apprestano ad entrare in aula. Eppure, appena Gaetano Galvagno incrocia prima la strada e poi lo sguardo di Gianfranco Miccichè si lascia andare ad un abbraccio convinto e robusto.
Sta tutta qua, in quello che sarà di fatto un vero e proprio passaggio di consegne, la grande serenità con la quale il nuovo presidente dell’Ars ha affrontato la sua giornata politicamente più frenetica.
E certamente più gratificante.

Una grande serenità

Serenità. E’ stato questo il leit motiv del più giovane presidente di sempre del Parlamento siciliano nonostante gli spifferi di possibili imboscate che dalle parti di Sala d’Ercole sono sempre dietro l’angolo.
L’investitura è arrivata alla seconda tornata: 43 preferenze tonde che lo hanno incoronato allo scranno più alto. Poco prima il “blitz” con il Governatore Schifani ed il plotone dei “delucani”: è lì che si sblocca definitivamente la partita. Anche quando dal fronte Sicilia Vera e Sud chiama Nord arriva una smentita che assomiglia ad una conferma dei rumors.

Il ricordo del papà, l’abbraccio agli amici

Dopo l’elezione, l’insediamento ed il discorso commosso nel ricordo di papà Pino (apprezzato e conosciutissimo medico paternese) e delle persone portate via dal Covid.
Poi, “la fuga” ad abbracciare una per una tutte le persone giunte a Palermo a dar manforte al nuovo Presidente. Gaetano Galvagno non si risparmia con gli amici e la famiglia. Persino qualche intervista può attendere qualche minuto.

Al telefono con Meloni e La Russa

Ed in una mattinata a ritmi forsennati, la primissima telefonata di congratulazioni è quella del concittadino e Presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il telefono lo passa direttamente il figlio Geronimo che a Palermo non è voluto mancare a suggello del rapporto fraterno con Galvagno.
Il cerchio si chiude un istante dopo quando tocca alla Premier Giorgia Meloni rinsaldare un asse istituzionale che vede Fratelli d’Italia in posti chiave: tanto a Roma quanto in Sicilia.

Sabato c’è Mattarella

Da oggi anche l’Ars comincia a fare sul serio. La prima uscita pubblica e ufficiale del Presidente Galvagno arriva subito: sabato a Palermo c’è il Presidente Mattarella.
La campagna elettorale è ufficialmente terminata.


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