PALERMO – “La mia storia è spietatamente di sinistra. E la candidatura di Civati è l’unica impostata su queste basi. Gli avversari? Sinceramente non so più a quale partito appartengano”. Non usa mezzi termini Antonella Monastra, consigliera di Ora Palermo del Comune di Palermo, nel descrivere le motivazioni alla base della scelta di sostenere con due liste, una per il capoluogo e una per la provincia, la candidatura di Giuseppe Civati a segretario nazionale del Pd in occasione delle primarie del prossimo 8 dicembre.
I candidati delle due liste sono stati presentati stamattina a Palazzo delle Aquile. Ci sono docenti, ricercatori e studenti universitari, iscritti provenienti dai comuni minori, un architetto, una bancaria e perfino un ragazzo di sedici anni. Domani alle 17 la stessa Monastra, il senatore Corradino Mineo, sostenitore della mozione Civati, e Roberto Gambino della sezione monrealese incontreranno i propri sostenitori all’hotel “Ai Cavalieri” in piazza Sant’Oliva. Proprio a Palermo Civati chiuderà la sua campagna elettorale il 6 dicembre.
“Le nostre liste sono poco politicizzate – dice la Monastra –, a differenza di altre che contano su deputati, senatori e notabili di apparato. Ci siamo agganciati alla sua mozione perchè laddove Civati riuscirà a raggiungere una percentuale elevata faremo il nostro ingresso all’assemblea nazionale portando con noi tante donne. Proprio questo è uno degli aspetti che mi ha convinto ad appoggiarlo – continua la consigliera palermitana –, ho apprezzato molto il paragrafo sulle politiche di genere contenuto nella sua mozione”.
“Dal mio punto di vista – sostiene uno dei candidati, il ricercatore universitario Domenico Agnello –, Renzi cerca solo un’affermazione personale e Cuperlo è un argine di resistenza dei vecchi dirigenti ancorati agli anni Settanta. Bisogna mettere il partito al centro del confronto con l’opinione pubblica e smetterla di utilizzarlo come strumento per occupare lo Stato”. Inserito in lista anche Arulnesan Thayaraj, tamil, appena eletto consigliere della Consulta delle Culture palermitana: “Porto con me i diritti degli immigrati, a partire dallo ius soli – afferma –. I bambini nati qui devono acquisire la cittadinanza al momento della nascita, non dopo anni e anni”.
“L’impegno per la candidatura di Civati a segretario nasce dalla necessità di ridare senso alla militanza ormai svuotata di contenuto dal professionismo della politica” spiega Roberto Gambino, presidente Comitato Monreale (Pa). Secondo il senatore Corradino Mineo infatti “a Palermo ed in Sicilia c’è ancora più bisogno del Partito democratico per difendere le ragioni della sinistra e riorganizzare il suo popolo. Non la voglia di vincere di Renzi nè il dialogo con il ‘partito apparato’ di Cuperlo possono rimettere in marcia questo popolo che è stato tradito dai 101 come anche dall’incredibile scontro del Pd con il governo regionale in Sicilia”.