PALERMO – Ci sono segni di strangolamento e soffocamento sul collo. Per stabilire se siano queste le cause del decesso di Teresa Spanò, però, è ancora presto per dirlo.
È stata eseguita l’autopsia sul corpo dell’insegnante uccisa dalla figlia a Bagheria la notte tra il primo e il 2 gennaio.
L’esame si è svolto all’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo.
Sul corpo della maestra elementare sono stati rilevati dei piccoli tagli all’avambraccio, non tali da provocare il decesso. Resta da capire se si tratti. di colpi inferti dalla figlia.
Saranno gli esami tossicologici a stabilire se la donna avesse ingerito i farmaci trovati sul comodino della camera da letto. In particolare il Minias, un potente sedativo.
Se così fosse la capacità di resistenza di Teresa Spanò sarebbe stata indebolita, rendendo più facile l’azione della figlia, fisicamente gracile.
La ragazza ha confessato nel corso dell’interrogatorio davanti alla procuratrice dei Minori Claudia Caramanna. Il suo racconto non è stato sempre lineare, alla fine però ha ammesso di avere stretto le mani attorno al collo della mamma fino a quando ha smesso di respirare.