La mafia di Picanello, sconto in appello per “Melo u ciuraru”

La mafia di Picanello, sconto in appello per “Melo u ciuraru”

Per Carmelo Salemi condanna a 8 anni e 8 mesi

CATANIA – Sconto di pena per “Melo u ciuraru”, al secolo Carmelo Salemi, il presunto referente del gruppo santapaoliano di Picanello. Salemi è uno dei dieci imputati del processo Oleandro per cui è stata pronunciata la sentenza, dai giudici della Corte d’appello di Catania.

Per lui la pena è scesa decisamente rispetto a quella che era la richiesta del Pg, che chiedeva oltre 10 anni. A Salemi sono stati inflitti 8 anni e 8 mesi. E questo perché a lui, che è ritenuto il capo del gruppo, è stato riconosciuto il cosiddetto “sconto della continuazione” dei reati e di una precedente sentenza.

Il clan

Per gli investigatori, a Picanello, i Santapaola Ercolano avevano come referente proprio Salemi, “u ciuraru”, figura di riferimento e più volte, anche di recente, protagonista delle cronache. La sentenza è stata emessa dalla Corte d’appello, che ha confermato tutto il resto, compresa l’assoluzione di Francesco Testa, già emessa dal Gup in primo grado.

Prendono poi 9 anni Giuseppe Russo, 8 anni e 4 mesi Enzo Dato, 7 anni Enzo Scalia, 6 anni e 8 mesi Andrea Caruso e Giovanni Frazzetta, 4 anni e 8 mesi Marco Frazzetta, 3 anni e 4 mesi Giovanni Comis e 1 anno Rudy Veneziano.

Le scarcerazioni

I giudici nella sentenza ipotizzano anche, salvo eventuali sconti di pena, le liberazioni di Russo, Scalia e Caruso, e l’11 marzo di Dato.


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