La maledizione di Grasso |e gli errori fatali dei Dem - Live Sicilia

La maledizione di Grasso |e gli errori fatali dei Dem

Troppo tempo perso appresso al presidente senza un piano B.

Regionali 2017
di
2 min di lettura

PALERMO – A caldo, preso atto della scoppola, a Davide Faraone era scappata proprio grossa. Micari ha avuto il coraggio che a Grasso è mancato, ha detto il sottosegretario, rimproverando al presidente del Senato il gran rifiuto. Quello che è arrivato a termine di un corteggiamento estenuante a cui il Pd è rimasto appeso per troppo tempo, per poi ritrovarsi in zona Cesarini senza candidato.

L’ormai “avversario” Grasso – ha lasciato il Pd e sembra veleggiare verso i bersaniani  – diventa così l’oggetto degli strali dei renziani.Le parole dei renziani sono state commentate dallo staff del presidente del Senato, che ha respinto al mittente le accuse. “Non si può certamente addebitare a Grasso – prosegue – il fatto che, al di là dell’ardita ipotesi di far dimettere la seconda carica dello Stato per competere all’elezione del Governatore della Sicilia, per lunghe settimane non si sia delineato alcun piano alternativo”.

E già, il piano alternativo non c’era. Ed è arrivato troppo tardi. Proposto da Leoluca Orlando di cui Renzi si è fidato forse troppo. Il sindaco doveva portare in dote gli alleati di sinistra e una lista dei territori con il fior fiore dei sindaci siciliani. E invece né l’una né l’altra si sono viste. È rimasto Micari, che ha fatto la sua dignitosa campagna ma in un clima di quasi rassegnazione.

Forse, per come si erano messe le cose, i Dem avrebbero fatto meglio a quel punto a lasciare agli alleati centristi il candidato presidente. Questo avrebbe dato una mano ad Alfano, che non avrebbe avuto probabilmente l’emorragia di voltagabbana patita all’ultimo momento. Giovanni Lavia avrebbe garantito una migliore tenuta degli alleati e forse una sconfitta meno severa.

Ma coi se e coi ma non si fa la storia. Di certo ci sono stati errori su errori, come quello del mai risolto rapporto con Rosario Crocetta e i suoi governi tormentati e deludenti. Errori per cui a qualcuno, tra Roma e Palermo, sarà presentato il conto.

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI