12 Agosto 2011, 16:43
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”I numeri della manovra che il Governo si appresta a varare e che riguardano il contributo di Regioni ed enti locali, sono assolutamente insostenibili”. Lo dice il presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione. ”Per il 2012 è previsto un taglio di 6 miliardi, cui si aggiungeranno ulteriori 3,5 miliardi nel 2013 interamente a carico del comparto – aggiunge – Per le province si tratta di una riduzione di 700 milioni, che si va a sommare a quella già prevista dal decreto 78/10 pari a 500 milioni: pensare di affrontare il federalismo fiscale con l’azzeramento del fondo sperimentale di riequilibrio significa di fatto azzoppare completamente la riforma”. ‘
‘Ma ancor di più pesa il fatto di non poter effettuare alcuna spesa per gli investimenti – prosegue – che invece rappresenta il vero volano della ripresa economica: questa è una manovra anticiclica e depressiva, che si abbatterà inequivocabilmente sui servizi che le Province danno ai territori: viabilità, edilizia scolastica, difesa del suolo e servizi per l’impiego”. ”Per quanto poi concerne la riduzione del numero delle Province, ferma restando la mancanza di indicazioni sui criteri che il Governo intenderà seguire per operare tale riassetto istituzionale – conclude – occorre riflettere sulla necessità che si condivida insieme a Regioni e Comuni una riflessione complessiva che veda a carico delle Regioni stesse la ridefinizione degli assetti sui propri territori, accompagnando tale operazione con la contestuale soppressione di ogni ufficio di decentramento statale presente nelle Province che verranno accorpate”.
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12 Agosto 2011, 16:43