CATANIA – Il senatore Salvo Pogliese, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Industria, dà notizia dell’emendamento, da lui proposto e fatto proprio dal Governo, volto a tutelare la filiera strategica europea del fotovoltaico. Una scelta che, secondo Pogliese, rappresenta una chiara attestazione dell’attenzione che l’Esecutivo riserva alla tutela della nostra industria avanzata da pratiche di concorrenza sleale.
“L’obiettivo dell’emendamento che avevo presentato, con i colleghi Gelmetti, Russo e Sallemi, era chiaro. Tutelare il Made in Europe e, di riflesso, le eccellenze produttive presenti anche sul territorio italiano, come la 3Sun di Catania. Infatti l’emendamento alla manovra – adesso fatto proprio dal governo – va nella direzione di destinare gli incentivi pubblici, in particolare quelli previsti dal nuovo piano Transizione 5.0, a chi produce in Europa. E sostenendo quelle eccellenze del Continente che investono in ricerca, tecnologia e posti di lavoro qualificati. Ringrazio per questo risultato i ministri Adolfo Urso e Luca Ciriani”.
La realtà catanese di 3Sun
Nello specifico la proposta mira a escludere dagli sgravi fiscali i pannelli di fascia A – quelli di minore efficienza, spesso assemblati in Europa da colossi extra-Ue – per indirizzare le risorse verso l’alta tecnologia europea certificata. Come i moduli di fascia B e C presenti nel registro ENEA.
“Catania ha realtà di primo piano in questo settore e la 3Sun è la più grande gigafactory europea di pannelli solari avanzati, un fiore all’occhiello dell’industria nazionale il cui sviluppo fu avviato durante la mia sindacatura e nel quale l’Italia e l’Unione Europea hanno creduto con forza. Con la direzione da me proposta e sostenuta dal Governo si sosterranno queste filiere fotovoltaiche innovative e strategiche”.
“Vogliamo che le risorse pubbliche sostengano la nostra industria, non finanzino, anche indirettamente, catene di approvvigionamento estere che beneficiano di sussidi statali distortivi”. “Una scelta coerente con la strategia Ue per l’autosufficienza energetica. Che rafforza la resilienza industriale del Paese e sostiene il territorio, l’occupazione qualificata e la transizione ecologica fondata su tecnologia e know-how italiano ed europeo”, conclude.

