MESSINA – Come se già il mancato appello a far slittare il match contro il Pomigliano al 7 maggio non fosse stato sufficiente, un altro strafalcione si aggiunge alla coda del girone I nel campionato di serie D. Protagonista in negativo è ovviamente la società del Due Torri, club in cui militava il 23enne Marco Salmeri scomparso in un tragico incidente stradale sulla Messina-Palermo lo scorso 27 aprile, che in ben due occasioni ha visto calpestare la memoria del proprio calciatore. L’ultima, in ordine di tempo, è quella avvenuta allo stadio ‘Gobbato’ di Pomigliano d’Arco dove i biancorossi, nonostante il lutto per la scomparsa del proprio centrocampista ed il perdurare del ricovero di Giuseppe Guido e Michele Alizzi feriti nell’incidente con Salmeri, non ha avuto nemmeno la possibilità di commemorare con un minuto di silenzio il ricordo del suo giovane calciatore.
Lo stesso club di Gliaca di Piraino, attraverso una nota ufficiale, non trattiene il rammarico per l’ennesima occasione perduta dal nostro calcio: “Apprendere ieri (domenica ndr) che, contrariamente a quanto ci era stato garantito da alcuni organi federali, non era stato predisposto il raccoglimento in memoria di Marco ci ha lasciati allibiti. Nulla si può paragonare allo sbigottimento nel vedere ieri poco prima dell’inizio della ripresa, sul punteggio di 0-0, i nostri calciatori minacciati e spintonati nel sottopassaggio dal signor Vincenzo Seno, dirigente del Pomigliano Calcio. È inevitabile a questo punto chiederci cosa ci facciamo nel mondo della Lega Nazionale Dilettanti. Quali sono i valori che vengono rappresentati?”.
Contrariamente a quanto accaduto in serie D il Messina, società neopromossa in Lega Pro, ha invece rispettato un minuto di silenzio nel match del ‘San Filippo’ contro il Martina Franca in memoria di Salmeri, ex giocatore anche del Milazzo sotto la gestione della famiglia Lo Monaco.