CATANIA – “E’ inaccettabile. Quello accaduto oggi è un fatto che non ha alcuna spiegazione e non potrà avere alcuna giustificazione. Adesso bisognerà solo capire di chi sono le responsabilità”. Lucia Borsellino è chiaramente turbata. La notizia della morte della bambina costretta a un viaggio di 100 chilometri in ambulanza, dopo il “no” al ricovero giunto da tre aziende sanitarie catanesi, è “un evento terribile, ma sul quale faremo presto luce”. Secondo le prime notizie, le unità di terapia intensiva neonatale di tre strutture (il Santo Bambino, il Cannizzaro e il Garibaldi) non avrebbero avuto posti disponibili per la piccola.
“E’ una cosa – insiste Lucia Borsellino – che non sta ne’ in cielo ne’ in terra. I posti letto per quel tipo di urgenze sono ben al di sopra degli standard nazionali. Il no da parte delle aziende non è giustificabile in nessun modo. Tra l’altro, la struttura che fa capo all’ospedale Cannizzaro ha anche l’obbligo formale di accogliere casi di questo tipo”.
Così, l’assessore sta già provando a far luce su quanto accaduto: “Stiamo raccogliendo tutti gli elementi utili a ricostruire i livelli di responsabilità. Ascolteremo anche – aggiunge – le chiamate giunte alla centrale operativa. Ogni elemento verrà comunque trasmesso alle Procure di Ragusa e Catania che ho già io stessa sollecitato”.
E sullo sfondo già possibili polemiche in vista anche di un Piano degli ospedali che punta a ridurre ulteriormente i posti dedicati agli acuti. “So già – commenta con amarezza Lucia Borsellino – che qualcuno arriverà persino a buttarla in politica. Ma sia chiara una cosa: i posti letto per la terapia intensiva neonatale in Sicilia sono ben al di sopra degli standard nazionali e il nuovo Piano non prevede tagli per quella tipologia di posti letto”.
Intanto, i manager delle aziende ospedaliere di Catania sono stati convocati per domattina a Palermo, nei locali dell’assessorato. Saranno presenti anche i dirigenti della clinica privata da cui proveniva la bambina.
Sulla vicenda, intanto, interviene anche il sindaco di Catania, Enzo Bianco: “Si tratta di un episodio gravissimo, che conferma come sia assolutamente indispensabile un coordinamento non soltanto tra le strutture catanesi, che da tempo abbiamo avviato, ma tra quelle dell’intera città metropolitana – dice -. Non possiamo permettere che si verifichino simili tragedie. Quando i posti in determinati reparti specialistici si esauriscono, deve immediatamente scattare un piano alternativo che consenta di trasportare il paziente nella struttura più vicina e nel più breve tempo possibile. Non si può giocare con delle vite umane e bene ha fatto l’assessore Borsellino ad avviare immediatamente un’indagine annunciando che non si guarderà in faccia nessuno. Ed è quello che chiedo anch’io”.