A seguito della perdita, da parte della Provincia di Palermo, di trenta milioni di euro investiti in una società di credito rivelatasi una truffa, la pubblica Amministrazione cerca di correre ai ripari affinchè si evitino errori le cui conseguenze ricadono inevitabilmente sulle tasche dei cittadini. A proporre un monitoraggio chiaro degli eventuali investimenti speculativi condotti negli ultimi cinque anni è il presidente della commissione Statuto all’Ars Alessandro Aricò il quale ha presentato un’interrogazione agli assessori al Bilancio e Autonomie Locali. “Alla luce di quanto successo alla Provincia regionale di Palermo – afferma Aricò – bisogna individuare per tempo quali enti locali abbiano condotto investimenti speculativi e con quali esiti, poiché non è possibile che i cittadini debbano subire eventuali perdite e pagarle di tasca propria, spesso sotto forma di aumento delle normali imposte comunali che vengono di colpo raddoppiate per pareggiare i bilanci deficitari. Gli investimenti degli enti locali – continua – devono essere soltanto di carattere istituzionale, e cioè devono favorire servizi, infrastrutture e beni immobili che possano essere destinati ad usi utili alla collettività. Non è prerogativa degli amministratori pubblici – conclude – giocare in finanza o in borsa con i capitali dei cittadini, poiché sono loro ad essere fortemente danneggiati in caso di perdita dell’investimento”.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo