La protesta di Sviluppo Italia - Live Sicilia

La protesta di Sviluppo Italia

I lavoratori chiedono un impegno alla Regione

Davanti all'Ars
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PALERMO – Malgrado la pioggia battente i dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia da due mesi senza stipendio stamattina hanno protestato sotto l’Assemblea regionale siciliana chiedendo alla Regione un piano di rilancio per la partecipata. “La creazione di impresa e di lavoro in Sicilia per i giovani e le persone in cerca di occupazione non interessa a questo governo e alla politica regionale – si legge in una nota dei rappresentanti sindacali Fisac CGIL, Fiba CISL, Uilca UIL, e UGL Credito -. Il prestito d’onore, che ha creato negli anni 17.000 imprese e 80.000 posti di lavoro e distribuito oltre 500 milioni di euro in Sicilia, abbandona l’isola. Sviluppo Italia Sicilia chiude i battenti e sospende l’operatività. A rischio oltre all’occupazione dei 76 lavoratori dell’azienda, quella dei 200 lavoratori delle 20 imprese dell’incubatore di Catania”.

“La liquidazione di Sviluppo Italia Sicilia proprio ora sarebbe una scelta assurda, una sconfitta per la Sicilia che oggi più che mai ha bisogno di incubatori di impresa e di attività a sostegno dello sviluppo”, dice Lino Leanza, deputato di Sicilia Democratica all’Ars che interviene sulla vertenza attualmente in corso. “Lasciare che Sviluppo Italia Sicilia vada in liquidazione significherebbe che la Sicilia rinuncia agli interventi programmati con Invitalia. In pratica nell’isola non avremmo più quel sostegno alle imprese che invece continuerebbe ad esistere nel resto d’Italia”.

“Bisogna ricordare anche – continua Leanza – l’importanza dell’incubatore d’impresa di Catania all’interno del quale si stanno sviluppando esperienze importanti e stanno crescendo professionalità ed attività”.

“Non si può abbandonare l’eccellenza e dimenticare quanto di buono si è fatto e si sta facendo. Occorre lavorare per il salvataggio non solo dei 76 dipendenti ma anche e soprattutto per salvaguardare le professionalità maturate, le eccellenze sviluppate o in via di sviluppo, le imprese avviate e che si potranno avviare, perché attraverso questo genere di attività passa il rilancio dell’economia e lo sviluppo della Sicilia”.

Le ragioni dello sciopero

La situazione della partecipata


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