CATANIA- La sede di Sant’Agata Li Battiati della Protezione Civile, che coordina tutta la Sicilia orientale, è sotto sfratto da 4 anni perché non è stato pagato l’affitto: il credito vantato dall’imprenditore Martino Furnari, proprietario dell’immobile, sfiora il milione di euro.
Si tratta del centro che coordina tutte le principali emergenze, dotato di eliporto e ampi spazi per il ricovero dei mezzi speciali in dotazione alla Protezione Civile. Quasi 4mila metri quadrati che Furnari ha concesso in locazione alla Regione, contratto siglato dieci anni addietro.
OCCUPANTI. L’imprenditore creditore ha avviato un lungo contenzioso giudiziario con la Regione, assistito dall’avvocato Simone Melato. “Abbiamo ottenuto -spiega Melato- un decreto ingiuntivo, definitivo, da 450mila euro. La Regione non lo può più impugnare. La curiosità è che essendo scaduto il contratto da diversi anni, la Protezione Civile si è dichiarata “occupante” senza titolo della struttura”.
Tutto nero su bianco. “La naturale scadenza del contratto di locazione -ha dichiarato la Protezione Civile- è intervenuta nel giugno 2008, anche se l’occupazione dell’immobile si è protratta di fatto oltre detta scadenza con conseguente pagamento dell’indennità di occupazione extracontrattuale sino al mese di giugno 2012; successivamente, pur permanendo l’occupazione di fatto dell’immobile non è stato più possibile provvedere al pagamento della suddetta indennità a causa della nota situazione di crisi finanziaria in cui versa la Regione Siciliana”.
Oltre al danno la beffa. Martino Furnari ha acquistato l’immobile con un mutuo. La morosità della Regione ha fatto chiudere i rubinetti alle banche, che hanno ipotecato l’immobile, stesso discorso per Equitalia, che è intervenuta pignorandolo. Praticamente l’imprenditore è in trappola. “Ho provato -spiega Furnari a Livesicilia- anche a eseguire la procedura di certificazione dei crediti con la pubblica amministrazione varata da Matteo Renzi- non è stato possibile ottenere alcunché perché la procedura automatica esclude il riconoscimento di crediti nei confronti di coloro che hanno instaurato procedimenti di riscossione giudiziaria”.
A questo si aggiunge un altro paradosso: mentre la Protezione Civile non paga l’affitto per la sede attuale, ne ha una nuova in costruzione. “Si tratta di capitoli finanziari diversi -spiega Calogero Foti, direttore siciliano della Protezione Civile- è vero, siamo morosi e lo stato in cui versano le casse regionali è noto”.
L’unica soluzione potrebbe arrivare dalla nuova Finanziaria: “Attendo che venga pubblicata -conclude Foti- per conoscere quali sono le risorse a disposizione e fronteggiare questa annosa questione”.