Riceviamo e pubblichiamo la nota con la quale l’associazione “Contrariamente-Rum” replica alle critiche mosse da alcuni studenti della Facoltà di giurisprudenza sulla scelta di incidere il nome dell’associazione sulla targa dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che verrà inaugurata domani.
Da quanto apprendiamo da un’articolo pubblicato su LiveSicilia in data odierna si evince che alcuni studenti lamentino la dicitura finale sulla targa che sarà scoperta domani durante la cerimonia d’intitolazione dell’atrio di Giurisprudenza ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tale dicitura finale recita: “Gli studenti tutti di Giurisprudenza posero su proposta dell’associazione ContrariaMente – R.U.M.”. L’iter amministrativo per l’intitolazione è stato avviato sulla base di una richiesta, contenente il testo completo dell’epigrafe, firmata e protocollata dalla nostra associazione il 7 marzo 2014 alla Segreteria della Scuola delle Scienze giuridiche ed economico-sociali, a norma del Regolamento d’Ateneo per l’intitolazione degli spazi. Infatti, tale regolamento prevede che l’istanza sia analizzata dal Consiglio di Scuola, dal Senato Accademico e dal CdA dell’Università. Suddetto iter si è concluso il 6 maggio.
Nessun polverone è stato mosso o nessuna richiesta è pervenuta fino a quella data. Poiché la targa non è stata offerta da Mattia Messina Denaro, ma piuttosto da un gruppo di ragazzi facenti parte di un’associazione antimafia per statuto e che da 10 anni organizza iniziative promuoventi la cultura della legalità fra gli studenti e la cittadinanza, riteniamo che gridare “allo scandalo” sia pretestuoso e distolga l’attenzione dall’unico e solo fine dell’iniziativa, ossia quello di rendere onore ai due emblemi universali della lotta al crimine organizzato dedicando loro lo spazio che hanno frequentato per anni come studenti universitari. La presunta protesta è nata a seguito di un documento da parte di alcune associazioni studentesche giunto al Senato Accademico il 20 maggio, a soli tre giorni dalla cerimonia, vagliato negativamente dall’organo. Ricordiamo, inoltre, che gli organi collegiali dell’Ateneo sono di natura elettiva e, in quanto tali, rappresentano secondo le fondamentali regole della democrazia la voce dell’Università di Palermo. Ribadiamo, ancora una volta, la motivazione autentica che ha spinto ContrariaMente – R.U.M. alla realizzazione della manifestazione, a cui parteciperanno il Presidente del Senato Piero Grasso, la Prof.ssa Maria Falcone e la Dott.ssa Lucia Borsellino: rendere onore a tutte le vittime di Cosa Nostra, attraverso l’intitolazione dell’atrio ai due più significativi esponenti, e sensibilizzare la cittadinanza e la comunità studentesca soprattutto a seguire il loro esempio. Puntualizziamo che l’associazione ContrariaMente – R.U.M. ha vinto il Premio Rocco Chinnici 2014, la cui cerimonia di consegna si terrà a Piazza Armerina il 31 maggio. Non crediamo affatto che un così importante riconoscimento possa essere assegnato a “strumentalizzatori” delle vittime. Rivolgiamo, pertanto, l’invito a celebrare nel migliore nei modi, e nel rispetto della loro memoria, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutte le vittime della mafia.
L’associazione ContrariaMente – R.U.M.
L’intervento del rettore
“La targa che intitola l’atrio dell’ex facoltà di Giurisprudenza a Falcone e Borsellino è firmata da tutti gli studenti e non soltanto dalle associazioni che hanno preso quest’iniziativa accolta dagli organi di governo dell’Ateneo. Basta leggerla”. Lo dice il rettore, Roberto Lagalla, a proposito della protesta di alcune associazioni che hanno issato lo striscione con la scritta “Falcone e Borsellino eroi di tutti” nella sede di Giurisprudenza di via Maqueda, oggi confluita nella Scuola giuridica e delle Scienze economico-sociali. “Nella targa, firmata da tutti gli studenti come gli organi di Ateneo hanno voluto – spiega – è aggiunto in coda su proposta delle associazioni Rum e Contrariamente, che sono quelle che oggettivamente hanno proposto l’iniziativa. Non vedo in che modo questo possa essere ragione di divisione e di polemica”.